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Piz Ivolt: la skymarathon 4 luglio vista da qui

PIZ IVOLT, Brescia — Alle 8.45 una spessa coltre di nebbia avvolge il punto di rilevamento 10 (nella foto), ai 2480 mt del canalino del Torsolazzo, più o meno a tre quarti del percorso, nelle vicinanze del Piz Ivolt. Il termometro segna 8 gradi e la visibilità non è più di 20 metri.

E’ ardua l’impresa della ricerca dei punti migliori per immortalare i concorrenti della Maratona del Cielo. L’unica cosa che fa ben sperare è l’aria gelida che continua a spirare dal fondovalle, dal versante di Campovecchio. Prima o poi riuscirà a diradare tutta questa coltre bianca, che ormai mi accompagna dalle 6.30 del mattino.
 
Detto, fatto: una decina di minuti prima del passaggio del primo concorrente si iniziano a vedere scorci di sereno e qualche raggio di sole fa capolino tra le nubi.
 
Lo splendido panorama del lago del Torsolazzo, con la sua acqua azzurra e gelida e le sue lingue di neve residua, appare in tutta la sua bellezza. E a suggellare l’armonia, c’è il rumore lontano delle pietre calpestate dalla prima atleta, la valdostana Gloriana Pellissier, che si fa sempre più vicino. Progressione potente e passi precisi. Sarà lei la vincitrice.
 
Staccata di 8 minuti al canalino passa la francese Corinne Favre e subito dietro la rivelazione di questo ultimo anno di gare, la bergamasca Daniela Vassalli.
 
Qualche minuto dopo il primo uomo, Dennis Brunod, che da lì a poco rallenterà di molto la marcia. L’atleta di casa, il bresciano Adriano Salvadori, passa a breve, insieme a quello che sarà il vincitore della skymarathon: il trentino Ettore Girardi – alla sua prima partecipazione alla "Sentiero 4 luglio" -. Con loro c’è anche il bergamasco Fabio Bonfanti, vincitore dell due passate edizioni. Ma stavolta chiuderà al secondo posto.
 
La Skyrace 4 Luglio è una delle gare più dure e spettacolari delle Alpi, ed è già stata prova di Coppa del Mondo. Il paesaggio varia da fiorenti prati, fitti boschi, malghe e pascoli d’alta quota, fredde pietraie, creste affilate in alcuni punti anche attrezzate con corde fisse. Uno di questi punti è proprio il Canalino del Torsolazzo.
 
Il sentiero 4 luglio, il Bivacco Davide (sito al Passo del Torsolèto, 2.645 metri) e la gara (giunta ormai alla sua 12esima edizione) sono tutti dedicati alla memoria di un giovane alpinista locale scomparso tragicamente all’età di 22 anni, Davide Salvadori.
  
 

– La vincitrice Gloriana Pellissier al punto di rilevamento 10

– Il vincitore Ettore Girardi sulle corde fisse del canalino del Torsolazzo

– L’affascinante bergamasca Daniela Vassalli. Chiuderà al terzo posto

– In coda al canalino. In primo piano Adriano Salvadori

– Lo splendido sfondo del lago del Torsolazzo

– Il fortissimo Mario Poletti

– Dopo tanta nebbia finalmente il sereno

– Panorami mozzafiato
 
 

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