Cronaca

Neve, frane e inondazioni. Il difficile autunno in Himalaya

Mentre sull’Ama Dablam continua la stagione alpinistica autunnale e tra oggi e domani è attesa la maggior parte delle vette, arrivano tragiche notizie dal Makalu (8.463m) e dall’Himalaya indiano.

Un morto al Makalu

Un danese ha perso la vita la scorsa settimana nei pressi del campo base della quinta montagna della Terra. L’uomo, sembra un trekker e non un alpinista, faceva parte di un piccolo gruppo formato da due connazionali e sette nepalesi, che son stati evacuati in questi giorni dagli elicotteri essendo impossibile lasciare la montagna via terra a causa dell’abbondante quantità di neve. Non si conosce ancora la causa del decesso.

Come segnala l’Himalayan Database, la salita autunnale del Makalu è molto rara, tanto che nessuno negli ultimi 10 anni ne ha raggiunto la vetta in questa stagione. Gli ultimi sono stati Adam Bielecki, Artur Hajzer e Tomasz Wolfart il 30 settembre 2011 e prima di loro Ueli Steck il 24 settembre 2009. I motivi sono presto detti: la via di salita è ripida e faticosa e dopo la stagione monsonica estiva carica di neve e soggetta a valanghe.

Vittime nell’Himalaya indiano

Proprio l’abbondanza di neve ha causato problemi nelle regioni a media quota dell’Himalaya indiano e nepalese, dove frane e inondazioni hanno causato centinaia di vittime. In India, dopo che nell’ultima settimana 12 trekker sono deceduti nella regione dell’Uttarakhand e altri tre hanno perso la vita nell’Himachal Pradesh, le autorità hanno deciso di vietare ualsiasi attività di alpinismo e trekking.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close