AlpinismoAlta quota

Manaslu: vigilia di vetta per Majori e Secchi

Il primo 8000 salito durante questa stagione autunnale in Himalaya è l’affollato Manaslu, la cui cime è stata toccata dalla squadra sherpa di fissaggio delle corde lo scorso 23 settembre. Anche se quest’anno sembra più accesa che mai la discussione circa il raggiungimento della “vera vetta”.

La “vera vetta” del Manaslu

Da qualche anno la comunità alpinistica ha messo in luce le corde fisse e quindi gli alpinisti si fermassero all’anticima del Manaslu poiché per raggiungere il punto più alto, ossia la vera cima, è necessario percorrere una pericolosa ed esposta cresta nevosa, spesso anche incompatibile con l’affollamento.

Come considerare pertanto le salite che si sono fermate la punto più basso? Molti sono concordi nel non riconoscerle, altri invece invocano una sorta di “zona di tolleranza”. Fatto sta che durante questa stagione molte guide sherpa hanno annunciato di voler portare i propri clienti sulla “vera vetta del Manaslu” e alcune agenzie hanno annunciato di averlo fatto in questi giorni, come Mingma G. Sherpa, che ha postato poche ora fa un video commentando: “La vera cima è stata raggiunta sul Manaslu. Questa dovrebbe essere la prima in assoluto sul Manaslu nella stagione autunnale. Spero che in futuro non ci sarà più un vertice al di sotto. La vetta è sempre la vetta, niente più in alto, tutto sotto di te“.

Majori e Secchi verso la vetta

Tra coloro che hanno lanciato il proprio tentativo ci sono anche gli italiani Marco Majori e Federico Secchi, in cordata con Anna Tybor e Piotrek Drzastwa. Dovrebbero raggiungere C4 a bereve per poi provare a raggiungere la vetta stanotte. Sono senza ossigeno e hanno anche come obiettivo la discesa con gli sci. Attendiamo fiduciose notizie.

Camandona sul Dhaulagiri

Cambiando montagna, ma rimanendo a parlare di alpinisti italiani manca poco anche al tentativo di Marco Camandona e la guida alpina di Courmayeur Pietro Picco sul Dhaulagiri. Si attende che le squadre sherpa aprano la via fino alla cima e poi potranno partire gli alpinisti. I programmi sono stati posticipati di qualche giorno a causa di una bufera di neve che ha imbiancato campo base e pareti. Tra coloro che sperano di raggiungere il punto più alto della montagna bianca anche l’82enne Carlos Soria.

Kangchenjunga

Alpinisti pronti per la vetta anche sulla terza montagna della Terra, il Kangchenjunga. Campo 4 è stato fissato e il materiale è stato portato in alto, non resta che cogliere la finestra di bel tempo e iniziare a salire. Sul posto ci sono Topo Mena e Carla Perez, ma a dispetto del solito saliranno con l’ossigeno perché stanno lavorando come guide accompagnando alcuni clienti.

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