Cronaca

Dolomiti Friulane. Escursionista scende da solo con una gamba fratturata. Ai soccorritori: “Scusate il disturbo”

Un escursionista ha riportato una frattura esposta alla gamba a causa della caduta di un masso dall’alto. Nonostante i dolori, è riuscito a scendere a valle da solo.

L’uomo, 33 anni, stava facendo una gita con un compagno, in zona sentiero Cai numero 390, lungo il percorso che sale direttamente verso la Val del Drap e i Cantoni, sotto la cima principale dei Preti, tra le Dolomiti Friulane. Lungo il terreno sono presenti alcune aree innevate che, come ha raccontato l’infortunato al Soccorso Alpino, all’andata erano sufficientemente gelate per essere attraversate, al ritorno presentavano numerosi cedimenti e minacciavano di cedere ulteriormente al passaggio. Per questo motivo i due escursionisti hanno aggirato il nevaio facendo alcuni passaggi su roccette. “A quel punto – riferisce l’uomo – non so come e da dove è venuto giù un sasso grande quanto un’anguria. Credo siano stati gli animali, ne abbiamo incontrati diversi. L’ho visto appena in tempo e ho scansato la testa dalla traiettoria ma mi ha preso la gamba. Ho temuto di morire dissanguato. Poi ho deciso di scendere nonostante tutto e mi sono fatto un laccio emostatico con la maglietta. Ad un certo punto sono svenuto e non so per quanto tempo sono rimasto lì fermo. Ho pensato di morire ma poi ho pensato ai miei figli, ho preso l’ultimo gel energetico e ho proseguito la discesa”.

Subito dopo l’incidente, l’amico, non potendo chiamare il soccorso per l’assenza di campo, ha raggiunto in un’ora di cammino la località di Pian Fontana dove ha trovato alcuni automobilisti che gli hanno dato un passaggio fino al punto in cui potesse effettuare la chiamata al 112.

Sul posto sono arrivati i tecnici del Soccorso alpino ed è stato allertato l’elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore, che ha avviato una perlustrazione dall’alto. I soccorritori, pronti per imbarcarsi a supporto all’operazione, si sono però visti arrivare il ferito a Pian Fontana dopo una “discesa eroica”, come l’ha definita il CNSAS, sopportando forti dolori durante il percorso. Basti pensare che l’incidente è avvenuto tra i 1900/2000 metri di quota, mentre Pian Fontana è poco più di 900 metri, l’escursionista, che ha raccontato di essere un atleta, ha quindi affrontato con la frattura esposta, almeno 1000 metri di dislivello.

Avvisato, l’elisoccorso è rientrato a Pian Fontana per portare l’uomo in ospedale. L’escursionista, con una frattura esposta alla gamba, si è persino scusato con l’equipe tecnico sanitaria dell’elisoccorso per aver arrecato disturbo.

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9 Commenti

  1. Il ragazzo mi è simpatico, molto, ma…
    Con una ferita del genere non bisogna correre ulteriori rischi, si chiama il soccorso e al posto della scusa un bel ringraziamento!

  2. Avrà temuto la sequela di offese che avrebbe sicuramente ricevuto dai fenomeni da tastiera che gli avrebbero contestato scarsa attenzione, attrezzatura inadeguata e scarsa conoscenza della montagna (li sento già: come faceva a non sapere che di pomeriggio la neve si scioglie?).
    Complimenti a lui comunque.

  3. Qualcuno cresciuto che non chiama sempre la mamma se si fa male c’è !
    Forse questa persone però ha un po’ esagerato con se stesso.

  4. Poteva perdere la gamba per ipossia dei tessuti, oltre a emboli ed altri simpatici problemi. assolutamente da non imitare!

  5. La valle e’ nota per mancanza di campo..cosa aspettano le multinazionali che in altre zone infestano con giungle di antenne e persino collocando ripetitori su carri agricoli ? eppure non e’ la prima volta che in quella zona bisogna andare al punto telefonico fisso SOS via cavo del rifugio Pordenone. E’ pure in regione a statuto speciale.

  6. Di questi tempi pensare che ci sono persone che chiamano il soccorso alpino perché il cane è stanco questo ragazzo è stato un ottimo esempio di forza di volontà e determinazione… Se la sentiva… Ci ha provato ed è riuscito… Bravo

  7. La frattura era gia’esposta dopo l’impatto o era composta e lo e’diventata con lo strapazzo ? avrebbero dovuto cercare di immobilizzare l’arto in qualche maniera..ma da lontano e’difficile ipotizzare ..Ugo dice bene… a scuola tante fanfaluche ma un corso di Pronto soccorso ..alcune lo fanno altre no .

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