Itinerari

3 escursioni sulle incontaminate montagne cuneesi

Valli, parchi naturali, grotte, spazio per tutti. Sono queste le parole chiave per descrivere le montagne del Cuneese. “Non abbiamo l’alta quota, ma spazi incontaminati da vivere a passo lento, in bici o arrampicando su qualche bella via storica” ci racconta Matteo Canova, guida alpina originaria della Valle Tanaro.

Le montagne della Granda si raccontano da sé, fin dal primo sguardo. Sono valli eterogenee quelle che dal confine ligure si spingono fino all’imponente piramide del Monviso, vera e propria icona di questo territorio con i suoi 3841 metri di quota. Ma oltre al “re di pietra” ci sono itinerari, percorsi meno noti, possibilità per salite alpinistiche su vette che regalano l’emozione di poter osservare il mare laggiù sull’orizzonte. Scopriamo insieme tre proposte dallo Speciale Outdoor Piemonte, disponibile in allegato al numero 111 di Meridiani Montagne.

Escursionismo

Bosco bandito di Palanfrè

Località: Palanfrè

Partenza: Palanfrè [1352 m]

Arrivo: Palanfrè [1352 m]

Dislivello: 213 m

Durata: 1 h 15 min

Difficoltà: E

Informazioni: www.visitpiemonte.com

Descrizione: dal parcheggio a valle di Palanfrè parte una pista sterrata da seguire per qualche centinaio di metri fino a incontrare, sulla destra, un sentiero che attraversa prima una zona ricca di arbusti e poi piacevoli pascoli. Un tratto di dura salita permette di superare un torrente verso la sua destra orografica. Da qui si procede sempre in salita. All’ingresso di un bosco di latifoglie la pendenza si attenua fino a sparire e si continua in piano fino a incrociare una pista sterrata. La si attraversa prendendo il sentiero sulla destra che in salita porta rapidamente al Bosco bandito di Palanfrè (1535 m), dove il taglio è vietato da secoli. Si prosegue in discesa costeggiando la faggeta fino a incontrare una mulattiera, da seguire verso destra fino al vicino incrocio dove si prende sempre a destra. Si procede ignorando le varie diramazioni e si perde quota fino a raggiungere l’asfalto ai margini dell’abitato di Palanfrè.

Escursionismo

Rifugio Vallanta

Località: Valle Varaita

Partenza: Castello [Pontechianale, 1590 m]

Arrivo: rifugio Vallanta [2444 m]

Dislivello: 854 m

Durata: 3 h

Difficoltà: E

Informazioni: www.visitpiemonte.com

Descrizione: il sentiero parte dalla chiesa di Castello di Pontechianale dove una stradina sale subito verso l’alto diventano nel giro di pochi passi sterrata (segnavia U9, GTA). Subito ripido il sentiero segue il corso del torrente Vallanta, di cui si sente distintamente il suono e che in alcuni tratti abbiamo al nostro fianco. Durante la prima parte della salita si incontrano diversi bivi, tutti da ignorare mantenendosi sul sentiero principale. Un tratto pianeggiante concede una tregua e permette di ricaricare le borracce prima di proseguire ignorando la passerella a destra per il rifugio Bagnour. Il sentiero torna a salire fino a raggiungere le Grange Gheit (1925 m), si ignora il sentiero a destra per il rif. Sella e si continua su un ponticello che attraversa il torrente. Si ignora il cartello per il bivacco Berardo, si supera un altro ponte e dopo un breve tratto in salita si ritrova in un grande pianoro. Lo si attraversa per ricominciare a salire sul fianco sinistro della montagna notando ben presto caratteristica sagoma del rifugio in posizione panoramica. Si ignora il bivio per il Passo di Vallanta e in breve di giunge al rifugio. Rientro per lo stesso itinerario.

Escursionismo

Punta di Mezzogiorno

Località: Valle Grana

Partenza: Pradleves [990 m]

Arrivo: Punta di Mezzogiorno [2006 m]

Dislivello: 1016 m

Durata: 3 h

Difficoltà: E

Informazioni: www.visitpiemonte.com

Descrizione: proseguire in auto oltre l’abitato di Pradleves, in direzione di Castelmagno. Dopo 3 chilometri si incontra un paravalanghe, a sinistra inizia il sentiero. Il percorso si muove subito nel bosco e, con numerosi tornati, porta alla Sella del Capitano (1080 m). Tenere la destra al bivio e continuare in salita fino alla borgata Cauri. Oltrepassate le case ormai abbandonate si continua nella faggeta fino a raggiungere il limitare del bosco e sbucare sui pascoli. Da qui, senza percorso obbligato (non seguire i bolli bianchi e rossi che portano a sinistra) si risalgono i pendii raggiungendo il Colle Arpet (1843 m). Dal colle prendere a sinistra seguendo il colle erboso che in breve porta sulla cima della Punta di Mezzogiorno. Rientro per lo stesso itinerario.

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