Cronaca

Muore in un crepaccio in Groenlandia l’esploratore polare Dixie Dansercoer

L’esploratore polare Dixie Dansercoer ha perso la vita durante una spedizione in Groenlandia cadendo in un crepaccio a circa 250 km a nord di Upernavik.

Il belga, 58 anni, aveva iniziato la sua traversata del Polo Nord il 29 aprile da Narsarsuaq a Qaanaaq. Un viaggio, con anche un’anima scientifica, di 2.200 chilometri con lo snowkite in compagnia del canadese Sébastien Audy. I due erano a circa 443 km dal loro obiettivo. Sembra che Dansercoer sia precipitato per il crollo di un ponte di neve. A lanciare l’allarme il compagno, rimasto illeso. Difficili i soccorsi a causa della complessità nel raggiungere la remota zona dove si trovavano. Il corpo non è stato ancora trovato a causa della profondità del crepaccio.

Le spedizioni polari

Dixie Dansercoer era diventato noto nel 1998 quando insieme a Alain Hubert ha traversato l’Antartide in poco più di tre mesi. Insieme anche nel 2002 nel tentativo di traversare il Polo Nord in 100 giorni. Nel 2007 ha invece navigato in direzione del Polo Sud seguendo la rotta della spedizione belga del 1897 guidata da Adrien de Gerlache. Nel 2021 con Sam Deltour il record per la spedizione non motorizzata più lunga al Polo Sud. Nel 2014 Dansercoer aveva completato in autonomia il giro della calotta glaciale della Groenlandia, 4045 chilometri, in 55 giorni.

È difficile da credere” ha commentato l’amico e compagno di tante avventure polari Alain Hubert al quotidiano belga VRT. “Questo ci ricorda che il pericolo è sempre lì. Conosciamo i rischi, ma a volte possiamo dimenticarli. È e rimane la natura“.

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Un commento

  1. Si legge che Amundsen, per esplorazione Antartide, abbia considerato il pericolo crepacci:
    “…furono caricate pellicce, pelli di foca e grandi quantità di cibo e alcolici, che all’occorrenza sarebbero serviti per disinfettare le ferite oltre che per tenere alto il morale dell’equipaggio. C’erano poi sci da fondo estremamente lunghi per evitare di cascare nei crepacci, slitte e oltre cento cani …ecc.”
    Poi purtroppo l’imprevisto succede anche un secolo dopo, specie se con cambiamento climatico.in atto !

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