Alpinismo

Jasemba: il fallimento non è contemplato

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CAMPO BASE JASEMBA, Nepal — Hanno meno di una settimana di tempo. Ma Hans Kammerlander e Karl Unterkircher non hanno intenzione di tornare in Italia a mani vuote. "Siamo caricatissimi, e alla prima occhiata di bel tempo la vetta sarà nostra" ci ha detto Unterkircher qualche minuto fa. Ecco l’intervista esclusiva.

I due alpinisti sono arrivati al campo base del Jasemba (7.350 metri) dieci giorni fa, l’8 di maggio. Il tempo è sempre stato piuttosto instabile: sereno al mattino, coperto e nevoso la sera. Ma Unterkircher e Kammerlander non sono tipi da fermarsi per così poco.
 
"Abbiamo attrezzato la via fino a 6.700 metri – spiega Unterkircher -, compresi i tratti più difficili. La prossima volta saliremo per raggiungere la cima".
 
Al momento la spedizione si trova al campo base. "Oggi c’è ancora brutto tempo – prosegue l’alpinista altoatesino -, ma noi abbiamo pazienza. Leggiamo riviste, chiacchieramo con i 3 amici nepalesi dello staff, in attesa di attaccare di nuovo la parete".
 
Il tempo stringe, però. Il rientro della spedizione è previsto per la fine maggio. Ciò significa che i due alpinisti hanno meno di una settimana per raggiungere il loro obiettivo.
 
"Per raggiungere la cima ci bastano due giorni – dice tranquillo Unterkircher – e noi siamo caricatissimi: per me è la seconda volta al Jasemba, per Hans la terza. Lunedì è previsto l’aprirsi di una finestra di bel tempo, tra martedì e mercoledì prevediamo di raggiungere la vetta e poi di rientrare insieme in Italia".
 
Lucidi e determinati, insomma. Non li ferma più nessuno.
 
Sara Sottocornola

Foto di Karl Unterkircher, courtesy of www.karlunterkircher.com

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