Pareti

Simon Gietl in solitaria invernale sul Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc

Torna a far parlare di sé Simon Gietl, uno degli alpinisti più prolifici sulle montagne di casa: le Dolomiti. Amante delle solitarie, questa volta si è cimentato sul Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc. “L’arrampicata solitaria è un appuntamento con me stesso, con la mia autostima, le mie paure, la mia passione e la sensazione di essere a casa”, queste le poche parole con cui lo scalatore altoatesino ha commentato la realizzazione.

È salito in solitaria, autoassicurandosi, e d’inverno seguendo la variante Mariacher alla linea aperta da Günther e Reinhold Messner nel luglio del 1968. Il percorso segue fedelmente i passi dei due fratelli fino alla parte alta della parete dove prende a muoversi sulle tracce della prima ripetizione compiuta da Mariacher con Luisa Iovane e Luggi Rieser nel 1978.

In tutto Simon ha impiegato 8 ore per raggiungere la vetta, dalle 6 alle 14 di una giornata di sole. Un’altra bella esperienza per la guida alpina e un’ennesima dimostrazione di un tipo di alpinismo dimesso e poco urlato.

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6 Commenti

  1. Bravo Simon! Invernale,in solitaria,su uno dei tracciati che hanno fatto la storia delle alte difficoltà.Bravo davvero.

  2. Che bello! Davvero bravo e forte! Uno che agisce e centra l’obiettivo senza tanti discorsi, e dichiarazioni “social”. Allora ne esistono ancora di autentici .

  3. Ricordo a tutti gli appassionati di storia dell’alpinismo che uno dei più grandi capitoli è stato qui scritto ancora nel 1968: in piena rivoluzione culturale, che sfociò poi anche nell’ambiente dell’arrampicata con il “Nuovo mattino”.
    Ma i fratelli Messner erano equipaggiati (scarponi a suola rigida) e allenati nell’alpinismo classico: nonostante questo in un passaggio è stato raggiunto, a detta di autorevoli ripetitori, l’VIII- della scala UIAA! Scrivo questo solo per mettere nella giusta luce protagonisti che vengono troppe volte contestati a sproposito.

  4. Mi scuso, ho controllato meglio e devo correggere quanto ho appena scritto: il passaggio in questione è di VIII secco. La variante Mariacher invece lo evita con un VII.
    Tutti originariamente effettuati in arrampicata libera.

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