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In arrivo neve e gelo. Resta alto il pericolo valanghe

Se la perturbazione che ci ha tenuto compagnia lo scorso weekend era da considerarsi di stampo tardo-autunnale o primaverile, quella prevista in arrivo nelle prossime ore sull’Italia ci ricorderà di essere ancora nel cuore dell’inverno. Temperature in picchiata e neve fino a quote basse, questo lo scenario del fine settimana alle porte.

Gelo e neve, ma non chiamiamolo “Burian”!

Prendendo come riferimento il sito Meteo Aeronautica, possiamo vedere come la perturbazione di origine artica, da cui l’errore comune di appellarla “Burian” – che altro non è se non un vento siberiano che non può soffiare sulla nostra Penisola per chiare ragioni geografiche – , le prime nevi si prevede inizino ad imbiancare le Alpi, partendo dal settore occidentale, fin dal pomeriggio odierno. In estensione in serata al resto dell’arco alpino e ai rilievi dell’Appennino centro – settentrionale. Sempre in serata, saranno possibili anche deboli nevicate in pianura su Piemonte, buona parte dell’Emilia e parte della Lombardia.

Sull’Appennino le precipitazioni cadranno a quote superiori agli 800 – 1000 metri. Nel corso della serata, un deciso calo della quota neve potrà verificarsi anche (e soprattutto) su Toscana , Marche e Abruzzo. Massime in deciso calo al Nord, più lieve al Centro-Sud.

Sabato miglioramenti al Nord

Sabato le nevicate andranno a esaurirsi sulle regioni settentrionali già dalla tarda mattinata, con progressiva attenuazione della copertura nuvolosa. Sull’Appennino nevicate anche a quote di pianura saranno ancora possibili su Toscana, Marche, Umbria e Abruzzo. Gli accumuli più importanti sono attesi sui rilievi abruzzesi e marchigiani nelle ore del mattino. Nel corso della giornata si assisterà progressivamente a una attenuazione progressiva dei fenomeni, a partire dal Toscana e Umbria verso il Lazio.

Piogge e neve sulle regioni meridionali. Nevicate a quote progressivamente più basse sono attese fin dal mattino su Molise, Alta Campania e Puglia settentrionale.

Mentre sulle Isole maggiori le temperature minime risulteranno in rialzo, il resto d’Italia continuerà ad affrontare l’ondata di gelo. Venti da moderati a forti dai quadranti settentrionali su Liguria, coste venete e friulane, regioni tirreniche, appenniniche e centromeridionali. Saranno possibili raffiche di burrasca e o burrasca forte sulle coste adriatiche.

San Valentino tra sole e neve

Nella giornata di domenica 14 febbraio nevicate anche a quote basse potranno interessare ancora localmente Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Meridione peninsulare e rilievi della Sicilia settentrionale. Stabile e soleggiato sul resto d’Italia.

Uno sguardo al pericolo valanghe

In attesa della nuova neve andiamo a vedere cosa ci dicono i bollettini Aineva e Meteomont in merito al pericolo valanghe, al termine di una settimana tragica.

Mediando le due fonti, notiamo nella giornata odierna un arco alpino tinto di arancio. Situazione che fa comprendere come l’allerta resti elevata, con un pericolo diffuso di grado marcato (3). Sui rilievi dell’Appennino tosco-emiliano e tutta l’area dell’Appennino centrale, il pericolo resta moderato (2). Grado debole (1) sui rilievi meridionali.

Per la giornata di sabato e ancor di più per quella di domenica, i bollettini sono ancora soggetti a elaborazione e modifiche. Come sempre vi invitiamo a controllarli prima di ogni uscita.

Al momento per la giornata di domani, sabato 13 febbraio, si evidenzia un peggioramento della situazione, con aumento da grado moderato a marcato anche sui rilievi dell’Appennino centrale e passaggio da debole (1) a moderato (2) sui rilievi meridionali.

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