Sci alpinismo

“Senza il Coronavirus sarebbe una stagione perfetta”, la guida Adriano Ferrero ci racconta l’inverno nel cuneese

“Questo è un inverno perfetto dal punto di vista nivologico” ci racconta Adriano Ferrero, guida alpina del gruppo Global Mountain. Adriano opera in provincia di Cuneo, quella porzione di territorio montano che ci svela sulle pagine dello Speciale Outdoor Inverno allegato al numero 108 di Meridiani Montagne attualmente in edicola. Un ambiente eterogeneo e vario, dove esistono opportunità per tutti soprattutto in inverni come questi dove la neve è abbondante e le temperature delle scorse settimane hanno permesso all’accumulo nevoso di conservarsi anche a quote relativamente basse. Sono in condizioni anche gite di medio e fondo valle che non si possono fare tutti gli inverni. Per fare un esempio lo scorso dicembre alle prime nevicate ho fatto una scialpinistica tra i vigneti di Barolo”.

“Se non ci fossero i problemi legati al Coronavirus e alle conseguenti normative sarebbe una stagione perfetta” continua evidenziando come le condizioni di quest’anno nel cuneese siano “di qualità”. “C’è grande richiesta perché la gente ha voglia di uscire, di vivere il territorio”. Senza la possibilità di sciare in pista in molti si stanno affacciando al mondo dell’escursionismo e dello scialpinismo. “In passato i corsi di scialpinismo più grandi contavano circa 20 iscritti, quest’anno ne abbiamo 60. Sono nuovi appassionati che arrivano dal mondo della pista e voglio approcciare questa attività in sicurezza” spiega Ferrero. “Molti vogliono fare uno stage per iniziarsi alla pratica dello scialpinismo, considerando anche che quest’anno non sono attivi i corsi CAI si rivolgono a noi. Lo fanno con intelligenza, coscienti che è necessario informarsi e prepararsi prima di divertirsi in ambiente”. Prima di andare alla ricerca della propria curva perfetta in questo anfiteatro di valli che da Cuneo si spinge verso nord, fino all’iconica sagoma del Monviso. Un territorio che offre molto e che in qualche modo è in grado di soddisfare le esigenze di ognuno. “Esiste grande variabilità di condizioni da una valle all’altra. Questo permette di avere sempre la zona in cui potersi muovere in sicurezza senza dover rinunciare alla gita” in un ambiente dove ancora resiste l’anima wild.

Due itinerari dallo Speciale Outdoor Inverno

(Lo trovate in allegato al numero 108 di Meridiani Montagne)

CIASPOLE

Palanfrè – Sentiero Natura

Località: Vernante
Partenza: Palanfrè [1300 m]
Arrivo: Palanfrè [1300 m]
Dislivello: 220 m
Durata: 2 h (Tour ad anello)
Difficoltà: facile
Informazioni: www.cuneoholiday.com

Descrizione: semplice passeggiata con le racchette da neve, adatta a tutti, che si sviluppa lungo un percorso naturalistico all’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime. Dal parcheggio del piccolo centro abitato si imbocca la traccia che sale in direzione del Monte Pianard (2306 m). Una volta arrivati in prossimità dei grandi pendii, si piega a sinistra in direzione del Vallone della Garbella, si continua quindi la traversata fino a raggiungere la strada che porta al Gias del Colombo da cui si scende nuovamente verso il centro abitato di Palanfrè e da qui al parcheggio.

SCIALPINISMO

Testa sud di Bresses

Località: Terme di Valdieri
Partenza: Terme di Valdieri [1346 m]
Arrivo: Terme di Valdieri [1346 m]
Dislivello: 1474 m
Durata: 5 h (salita)
Difficoltà: BSA
Informazioni: www.cuneoholiday.com

Descrizione: da Terme di Valdieri si seguono le indicazioni per il Rifugio Valasco (1764 m), un’antica casa reale di caccia. Raggiunto il grande pianoro, si prosegue per il Valasco superiore e si imbocca la Valmorta continuando fino alla vista dell’imponente parete nord-est della Testa Nord di Bresses (2830 m). Da qui si risale l’ampio pendio che porta al Passo di Tablasses (2742 m) e poi alla cima della Testa Sud di Bresses (2820 m). Si tratta di una gita con grandi scorci panoramici e una particolare vista mozzafiato sui massicci del Monte Matto e dell’Argentera.

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2 Commenti

  1. SE NEVICASSE PURE IN PIANURA..SI POTREBBERO FARE COSE MAI VISTE..CI SONO CHILOMETRI E CHILOMETRI DI ARGINI DI FIUMI CON ALCUNE RAMPE IN DISCESA E POI SALITE..E PURE PRATI DI PERIFERIA…PER ALLLENARSI NELLO SCI DI FONDO…IN SEMIPIANO.
    INVECE NEPPURE CI SI PUO’ SPOSTARE NELLE ZONE ALTE PREALPINE AD UN’ORA DI TEMPO DA CASA..GIA’ SUI 1000-1700 CON 50 CENTIMETRI DI NEVE
    .MAGARI CHI RISIEDE IN QUEI COMUNI CON TROPPA NEVE, VENTO GELIDO E CIELO GRIGIO ED AFFUMICATO DAI CAMINI SI LAMENTA DI NON POTER SCENDERE A VALLE..PER I SALDI IN CITTA’ O CENTRI COMMERCIALI..

  2. Se ci fosse la possibilità di spostarsi dal proprio comune in un altro per svolgere attività quali escursionismo, ciaspole, etc, in forma individuale, sarebbe tutto più accettabile. Spostarsi per poter compiere attività non fattibile nel proprio comune a causa del fatto che quest’ultimo, magari, ha un territorio pianeggiante. Tanto per non rimanere chiusi in casa in attesa della fine di qualcosa che sembra non finire mai.

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