Film

La misteriosa storia dell’alpinista Hermann Keinwunder

Chi era Hermann Keinwunder? Un alpinista dimenticato. Un personaggio controverso. Un visionario. Una figura la cui vita non può che definirsi incredibile e misteriosa, perfetta per una pellicola cinematografica. “Chiedilo a Keinwunder” (Italia, 2014, 47′) è un documentario che nasce proprio dalla curiosità dei registi Enrico Tavernini e Carlo Cenini, e ripercorre la storia di questo strano alpinista fuori dagli schemi, con il supporto di nomi noti del mondo della montagna, quali Manolo, Fausto De Stefani e Enrico Camanni.

Un alpinista anticonformista

La storia di Keinwunder viene raccontata nel film attraverso una ricostruzione storica in stile documentaristico. Con interviste ad alpinisti, quali i sopracitati Manolo, De Stefani e Camanni, specialisti quali Agosti, Vallortigara e Patansky, ma anche grazie alla scoperta di nuovi materiali d’archivio inediti. Vengono così riportate alla luce le stupefacenti imprese dello scalatore trentino. Di certo uno dei padri perduti padri dell’alpinismo moderno. Un anticonformista che ha preceduto l’epoca del Nuovo Mattino, rifiutando a modo suo il concetto di cima e conquista. Hermann Keinwunder non ha mai toccato una vetta. Si fermava sempre un po’ prima, per poi ridiscendere dalla medesima via di salita, anche se le pareti sembravano impossibili. Forse anche per questo il suo nome si è perduto lungo il cammino della storia dell’alpinismo.

Nella pellicola viene anche mostrato un frame di un inedito documento video girato dallo stesso Keinwunder, che testimonia l’esistenza di una creatura alpina sinora sconosciuta. Un “alieno”, forse uno yeti, con cui diceva di giocare a Monopoli.

Resta il dubbio del perché di un personaggio così particolare si siano perse le tracce. Perché ha voluto, o dovuto, nascondersi al mondo? Il documentario si presenta come un viaggio nell’enigma di un uomo, offrendo allo spettatore uno sguardo nuovo e affascinante sulla storia dell’alpinismo moderno. La versione integrale del film è disponibile su Youtube.

Riconoscimenti

  • Premio del pubblico come miglior film in concorso al 62° Trento film Festival (2014)
  • Primo Premio al Sestriere Film Festival 2014
  • Primo Premio al Terre Alte film festival Milano 2014
  • Premo come Miglior film di Alpinismo e Arrampicata al Rio Mountain Festival (2014) di Rio de Janeiro, Brasile.
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8 Commenti

  1. Dopo averlo visto integralmente ..ho un pensiero inquietante…una vaga impressione .Se resta un dubbio non e’ di aver perso le tracce di cotanto personaggio, ma quello di essere stato ********.Riuscitissimo..complimenti!!

  2. Tartarin di Tarascona o Woody Allen non avrebbero saputo fare di meglio..gli intervistati del mondo alpinistico..ottimi attori !

  3. Bellissima storia! E pure verosimile… fino agli spezzoni dello yeti che gioca a monopoli senza i quali ne avrebbe guadagnato lasciando qualche bel dubbio.
    Comunque grazie per la proposta.
    Andrea G.

  4. “Nat Tate..un artista americano” romanzo inchiesta di William Boyd.A volte la finzione ben costruita e’ piu’veritiera della scialba verita’.

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