Cronaca

Monte Bianco. Il video di un salvataggio estremo del PGHM

Troppo spesso ci troviamo a riportare la cronaca di incidenti in montagna. Poche righe di comunicato da cui è difficile, soprattutto per i non addetti ai lavori, comprendere il grande impegno del Soccorso Alpino. Il PGHM (Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne) ha diffuso un video che mostra un salvataggio estremo realizzato sul Monte Bianco. Pochi minuti che consentono di comprendere quanto sia delicato il lavoro dei soccorritori. Le vittime in questo caso sono due scialpinisti caduti in un crepaccio nel cuore della Vallée Blanche.

Si parte con l’avvicinamento in elicottero, ormai quasi al tramonto, alla zona da cui è stata inoltrata la chiamata ai soccorsi. “Sono già le 18.30, c’è poco tempo per ritrovare gli sciatori”. I tecnici a bordo scrutano la montagna alla ricerca visiva di tracce delle vittime. Ecco che viene notato dall’alto un paio di sci, “tutto solo laggiù”. Bisogna calarsi per andare ad analizzare meglio la situazione. I due malcapitati sono in un crepaccio poco distante dagli sci. Il pilota porta abilmente il soccorritore verricellato quanto più vicino al crepaccio per consentirne la discesa.

“Come state, parlate francese?”, le prime domande poste dall’alto. “Sì, un po’”, la risposta che giunge dalle profondità del ghiaccio e rappresenta di per sé un buon segno. Uno dei due ha una caviglia fratturata. Inizia la fase più delicata: i soccorritori devono calarsi nel crepaccio per recuperare i due sciatori. La gopro ci accompagna nell’abisso. Una discesa che porta a trattenere il fiato a noi che la osserviamo da spettatori.

Il primo dei due ragazzi, con la caviglia fratturata, viene tirato fuori dal crepaccio. Scende il buio ma il suo compagno è ancora nei ghiacci, incastrato in maniera complessa. Il soccorso prosegue a colpi di pala e piccozza, alla luce delle frontali, per liberare il ragazzo. Lo sciatore verrà portato in superficie, con un principio di ipotermia ma ben cosciente.

A conclusione del video risulta davvero difficile trovare parole per commentare l’operato dei soccorritori. Sintetizziamo ogni pensiero con un “Bravi!”. 

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3 Commenti

  1. Bel lavoro. Una volta sono passato di lì, più in basso, dove è pianeggiante, venendo dall’Aiguille e andando al R. Torino. Non si pensa a quella possibilità però è sempre lì, come quando siamo passati su una zona sprofondata e siamo saltati oltre un baratro aperto e profondo magari 100 m, con un fiume enorme che rumoreggiava sotto. Anche lì, tutto bene.

  2. La cruda Verita’.Trasmette ansia ed empatia mettendosi sia nei panni dei feriti che dei soccorritori.
    Speriamo lo vedano anche i casseur che spaccano tutto..cosi’ capiscono la solidarieta’.

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