Sicurezza in montagna

Appello CNSAS-ANEF agli scialpinisti: “Cautela sulle piste e mai dimenticare l’Artva”

Mentre l’Appennino tardo-autunnale è alle prese con il rischio di incidenti escursionistici dovuti alla presenza di neve e ghiaccio sui sentieri, sulle Alpi si è già aperta in molte località la stagione sciistica e scialpinistica, e non sono mancati i primi incidenti. Il Soccorso Alpino e l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (ANEF) hanno pertanto deciso di lanciare un appello congiunto, rivolto in particolare agli scialpinisti, invitandoli alla cautela sulle piste da sci, soprattutto in orario notturno.

Troppi scialpinisti in pista

Una decisione resa necessaria dalle crescenti segnalazioni di scialpinisti che, come dichiarato dal presidente di Anef Veneto Renzo Minellainvadono le piste da sci senza badare troppo alla sicurezza, esponendosi a pericoli che risultano estremi in questi ultimi giorni di sistemazione dei tracciati in vista dell’apertura stagionale. Sono infatti in azione sulle piste i gatti delle nevi, dotati di verricelli in acciaio non facilmente visibili di giorno, ancor meno di notte.

Disagi e divieti

Al di là del disagio tecnico apportato dal passaggio degli scialpinisti in notturna, che costringono di fatto gli operatori a dover ribattere il tracciato appena battuto, tocca ricordare che teoricamente in Italia siano attive delle leggi che vietano l’accesso degli scialpinisti sulle piste battute. In Veneto la legge regionale 21 del 2008. Motivo per cui gli operatori segnalano in maniera celere simili episodi alle autorità di competenza.

Il fenomeno, come suggerito da Alex Barattin, delegato del soccorso alpino nella zona delle Dolomiti Bellunesi, potrebbe essere ridotto realizzando per gli scialpinisti dei percorsi separati e regolamentati. Esempi di tal genere sono già presenti nell’area bellunese e friulana.

Mai dimenticare il kit di sicurezza

Accanto all’invito ad evitare le piste battute, si rammenta agli scialpinisti l’essenziale presenza nel proprio equipaggiamento del Kit di sicurezza, ovvero Artva, pala e sonda. Strumenti da avere con sé non solo se si decide di andare fuori pista in zone impervie, ma anche in vicinanza degli impianti. Il rischio valanghe non vale infatti solo lontano dalle piste ed è bene, ovunque ci si voglia spostare sugli sci, monitorate i bollettini neve e valanghe e analizzare bene le condizioni dei pendii.

Inoltre, come sottolineato da Barattin, non è solo importante essere dotati di strumentazione ma saperla usare. Tale competenza può essere acquisita chiedendo il supporto di amici più esperti o direttamente alle sezioni locali del Club Alpini Italiano, al Soccorso Alpino e alle Guide Alpine.

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