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Scialpinismo, i consigli per ricominciare la stagione

È arrivata la prima neve, in molte zone delle Alpi già abbonda, e con lei sono arrivati i primi scialpinisti
Marco Nicoli, Sales Manager Dynafit, dopo averci raccontato la scorsa primavera come riporre l’attrezzatura da scialpinismo nella stagione estiva, ci spiega come riprendere in mano gli sci e prepararli (ma anche prepararsi) per riprendere l’attività.

Marco, come prepari gli sci per la prima uscita dopo quattro mesi di inutilizzo?

“Se li abbiamo ben riposti, sciolinandoli in eccesso, do una bella spatolata per rimuovere tutto il surplus. Se invece non ho fatto nulla direi che è meglio portarli in un centro. Saranno sicuramente secchi e quindi da passare in macchina. Cosa importante: non decidersi a portarli il giorno prima perché i laboratori a inizio stagione sono sempre affollati”.

Cosa viene fatto in laboratorio allo sci?

“I laboratori oggi lavorano con macchinari molto all’avanguardia che consentono di rifare il fondo, chiudere i buchi, sciolinare e fare correttamente le lamine. Qualche laboratorio oggi offre anche servizio d’impronta anche se l’efficacia e l’efficienza delle impronte è ancora tutta da capire. Molto diffusa invece nello sci alpino”.

Per tutti gli altri materiali invece?

“Andiamo per ordine. Gli scarponi, se risposti bene, dovrei trovarli già ben puliti e pronti. Ovviamente sempre meglio verificare che sia tutto in ordine. Per le pelli, se le ho ben risposte usando pellicola protettiva, non dovrei aver problemi di scollaggio. Buona norma è non tenerle in luoghi troppo caldi. È inoltre importante verificare che la colla abbia buona presa. In caso di necessità, sono disponibili sul mercato dei kit per rifare il collaggio.
Non c’è molto altro da fare quando si riparte”.

Terminato il controllo dei materiali a casa, come prima uscita cosa consiglieresti?

“Sicuramente di fare un’uscita semplice, magari vicino casa, per controllare che i materiali siano effettivamente ok. Verificare che la pelle tenga e che lo sci e lo scarpone reggano bene. Una gita facile senza troppo dislivello e non troppo tecnica perché spesso anche la gamba tocca farla riabituare”.

 Sui materiali per la sicurezza invece?

“È necessario controllare con cura le batterie dell’Artva. Verificare che siano ben cariche e nel caso sostituirle con batterie nuove e non riciclate da altri apparecchi. Controllare quindi che funzioni perfettamente e fare delle prove e dei test per assicurarsi di saper usare fluidamente lo strumento”.

Dopo 4 o 5 mesi di inattività ci si sente un po’ goffi sugli sci, come riprenderci la mano?

“Mi auguro che chi pratica scialpinismo faccia un minimo di allenamento anche in estate. Non dico un Tor des Géants o qualche Vertical, magari però un po’ di bici, qualche corsetta, un po’ di ginnastica, stretching, un fondo di preparazione. Se non si è fatta, allora è meglio evitare di fare gite impegnative finche non si ha la gamba pronta. A me personalmente piace molto, dato che apprezzo la cura del gesto, fare qualche uscita in pista per riprendere la mano con i movimenti”.

Toglici ancora una curiosità: un tempo la stagione scialpinistica apriva a febbraio, ora alla prima neve di stagione. Ha senso?

“È vero che la vera stagione, quella della polvere e delle gite lunghe, inizia a febbraio/marzo. Ma è anche vero che ormai tutti abbiamo un po’ la voglia di ritornare sulla neve, di tracciare curve sulla polvere dopo 4 mesi di inattività. Ha forse poco senso perché alla fine vai a sciare in condizioni mediocri, però è anche positivo: vai su piste chiuse, provi i materiali, capisci se è tempo di cambiare lo scarpone o lo sci. Senza esagerare, siamo a novembre, è un modo per iniziare, ma con calma”.

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