Cronaca

Adamello, 6 alpinisti recuperati dopo una notte al gelo. Il Soccorso Alpino chiede “buonsenso”

Sono stati recuperati questa mattina sei alpinisti di nazionalità croata dopo aver trascorso la notte con quindici gradi sotto zero, a oltre tremila metri nella zona del Pian di Neve, in Adamello.

Dopo avere dormito al bivacco Ugolini, i sei alpinisti avevano intenzione di attraversare il ghiacciaio del Pian di Neve e di scendere al Passo del Tonale, dove li attendeva un amico. Le condizioni meteorologiche però, come annunciato da giorni, erano cattive, con neve e forti raffiche di vento. I contatti telefonici erano quasi impossibili e l’ultimo messaggio da parte loro era arrivato poco prima di mezzogiorno di ieri.

Era già buio quando l’amico ha chiesto aiuto segnalando il mancato rientro, ad essere allertata la V Bresciana del Soccorso alpino e del Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza. 

Dopo la richiesta di soccorso è stata valutata la situazione e stamattina la Centrale ha inviato l’elicottero da Brescia con a bordo il tecnico di elisoccorso del Cnsas. I sei sono stati individuati sopra il ghiacciaio del Mandrone. Avevano trovato riparo sotto un grosso sasso, dove hanno trascorso la notte. Sono stati riportati a valle, illesi.

Le previsioni del tempo sono sempre da valutare quando si va in montagna, se si vuole tornare a casa sani e salvi – scrive nella nota il CNSAS lombardo -. Il buio, il vento, la neve sul terreno e il freddo cambiano completamente le condizioni e quindi il grado di rischio. È fondamentale fare sempre appello al buonsenso e alla coscienza per non mettere a rischio la propria vita e anche quella dei soccorritori”.

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3 Commenti

  1. Ma porc…miseria a questa gente mi auguro venga mandato un bel conto salato visto l’indifferenza nel rispettare le previsioni meteo….
    .

  2. Rimango allibito nel leggere continuamente articoli simili in cui sprovveduti, perché tali sono, si mettono in pericolo. Le previsioni da giorni davano cattivo tempo in tutta la val padana ed arco alpino (con possibili, ma non certe, nevicate). Non ci vuole una laurea a capire che in montagna, a maggior ragione oltre i 2000m, la situazione è ancor più imprevedibile, eppure incoscienti di ogni orda di provenienza si mette in situazioni pericolose.

  3. Forse le previsioni le guardano e pensano “Saremo veloci, ci metteremo alla prova, siamo dei duri… siamo equipaggiati..”Poi la prova si fa piu’dura del previsto. Comunque quando c’e’ un ponte festivo, se si deve andare si va ormai non ci sono statgioni iperattive ed altre di riposo..o
    mete meno ambiziose.

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