Cronaca

354 mozziconi nel prato, il post del rifugio accende la polemica sull’inciviltà in montagna

Il richiamo arriva dal rifugio Primaneve (1.766 m), sul monte Tomba, nel cuore del Parco Naturale Regionale della Lessinia. Venerdì scorso i gestori hanno postato sulla loro pagina Facebook una foto della spazzatura raccolta nel prato intorno alla struttura: quasi un chilo di rifiuti gettati da clienti incivili, tra cui 354 mozziconi di sigaretta. “Meditiamo – dice lapidario il post -. La montagna è di chi la sa rispettare“.

Rifugio Primaneve, spazzatura, cronaca
© Rifugio Primaneve

I gestori si dicono ancora amareggiati per l’accaduto: “Alcune testate hanno condiviso le nostre parole e la nostra indignazione – ci hanno riferito – ma non abbiamo ricevuto feedback o scuse da parte di nessuno“. Il problema, secondo i rifugisti, non è della struttura, attrezzata per accogliere e smaltire i rifiuti, ma di chi la frequenta: “Cestini e posacenere ci sono, ma non vengono usati“.

Viene da chiedersi se sia il caso di istituire delle norme più specifiche o più severe per salvaguardare ambienti che dovrebbero rimanere incontaminati, come la montagna. Le parole di chi gestisce il rifugio però sono inequivocabili: “Non servono altre norme, ce ne sono già e non vengono rispettate. È questione di educazione e di civiltà. Rispettare la natura è compito di chi la visita, deve partire dalle persone. Serve più senso civico, di comunità e di rispetto verso gli altri“. Si tratta quindi di un problema costante, difficile da risolvere senza l’appoggio e la comprensione di chi frequenta la montagna: “Quassù non arrivano i netturbini, bisogna arrangiarsi. Sono passati solo pochi giorni e la zona è completamente sporca di nuovo“.

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22 Commenti

  1. non c’è più freno alla maleducazione, ci si sente liberi di fare qualsiasi azione o gesto fregandosene bellamente dei sentimenti altrui.

    1. la questione è che difficilmente uno straniero si comporta così; il senso civico è diverso all’estero, soprattutto nei paesi oltralpe

      1. Il senso civico non c’entra nulla, gli stranieri non ne hanno più degli italiani

        Il fatto è che a casa loro rispettano le regole (se no vengono puniti pesantemente)… Ma appena varcano il confine di uno Stato più “permissivo” come l’Italia, spesso si comportano peggio degli italiani

        1. quello che dice è un luogo comune facilmente confutabile; capisco il campanilismo anche se non lo sopporto, ma la realtà è un’altra…il suo mi sembra solo un alibi

          1. Lei del “campanilismo” non conosce neppure il significato

            Il campanilismo si riferisce ad ambienti più ristretti (paese, provincia, città), non certo ad uno Stato

            Qui si parla di italiani e di stranieri e, quindi, il campanilismo non c’entra nulla

            Definire, invece, gli Italiani “schifosi” come ha fatto il Sig. Sabotti è un affermazione palesemente razzista

        2. Guardi, in Germania io non ho mai visto polizia ad ogni angolo di strada eppure non c’è un pezzo di carta o mozzicone ne in strada ne nei prati ne in montagna; ci sono stato 3 settimane questa estate e avrò incontrato per strada si e no una pattuglia…..non si crei un alibi per campanilismo

          1. In Germania per evasione fiscale fai anni di carcere, in Italia no, se in Inghilterra guidi sotto l’effetto dell’alcool c’è l’ergastolo della patente, qui no… Questo è il motivo per cui molti stranieri nel loro paese rispettano le regole e qua no…

            Se poi volete credere alla favoletta che gli stranieri sono più bravi ed educati degli italiani fate pure, ma ciò non ha riscontro nella realtà

            Personalmente, in Italia, ho riscontrato molti casi di maleducazione sia negli italiani sia negli stranieri

  2. Sono le cose che purtroppo vedi in quasi ogni località montana purtroppo. Quest’anno in Alto Adige ho visto un sacco di persone sdraiate sui prati a pochi metri dai cartelli di divieto, gente che urla come pescivendolo, neanche fosse in piazza, oppure che accarezza mucche e altri animali nonostante i divieti. Maleducazione sovrana!

  3. L’Italia è piena di norme severissime. Il problema è che chi le deve far rispettare per un motivo o per l’altro, non fa il suo lavoro.
    Questo a parte le norme incivili, che in Europa abbiamo solo noi, che proibiscono al turista di mangiare il panino seduto sul muretto.
    Gli Italiani per lo più sono rispettosi, poi naturalmente ci sono i fenomeni !
    Il rifugio Primaneve deve essere come una calamita per i fenomeni!

  4. Lo fanno in parecchi in pianura,chi lo fa spesso imita altri e pensa che sia
    permesso o vietatino.Poi, in vacanza, continuano sia in montagna che al mare… non e’ che l’ambiente li migliori.Il comportamento corretto purtroppo non viene dettato da una legge, ma da un’imitazione dei comportamenti altrui che autorizza, santifica il gesto. Abito di fronte a scuola superiore…lo fanno allievi ed insegnanti…raramente passa qulcuno a spazzare e raccogliere…si forma una moquette.Spesso il lancio viene seguito da sputi catarrosi.

  5. Albert é il re dei commentatori ed io sono un suo umile suddito. Mi chino a raccogliere tutti i mozziconi ma per gli sputi catarrosi non saprei come fare …

  6. Meno male, Hans, non ci sarebbe bisogni di volontariato.: trovati sul web macchiari aspiratori di cicche per citta’, piuttosto capienti ed ingombranti.
    Ve ne sono anche di piu’ leggeri a trasportabili a spalla.Per l’altro problema non restano che le piogge o pure idrogetti o anche macchinari a getti di vapore ,usabili anche per diserbo senza uso di prodotti chimici.I costi dovrebbero essere affrontati con il ricavato delle sanzioni..se venissero applicate..a raffica..con telecamere tipo autovelox ai semafori…parcheggi..dove frequente e’ il getto dal finestrino o lo svuotamento del portacicche.

    1. Mi sono preso una denunce per percosse a un’automibilista,ha gettato mozzicone e pacchetto vuoto in strada mentre passavo in bicicletta,il tutto contro di me.Raccolto e inseguito e grazie al semaforo rosso raggiunto.Alla domanda se faceva cosi anche a casa sua la risposta fu che la strada era pubblica.Non mi sono trattenuto!

  7. Di solito i posti distanti più di un ora dalla macchina o da un impianto di risalita restano incontaminati…
    Qui si vuole la massa ma non la spazzatura della massa

  8. chiudete la strada con una sbarra, 3 km a piedi non sono molti, ne guadagnerebbe la salute e la natura, per i soli portatori di disabilità o particolarmente anziani, un servizio navetta elettrico.

  9. Non credo che ci si trovi di fronte alla semplice maleducazione , ma ad un problema ben più grave quale il “tabagismo”!
    Mi trovo spesso a percorrere vie alpinistiche, e mi piacerebbe aver fotografato i buchetti nella roccia con la sigaretta spenta e li riposta, a centinaia di metri di altezza in terreno esposto, dove gli alpinisti fanno sosta!
    Sono sicuro che questo tabagista avesse poca acqua ed un piccolo zaino con pochi indumenti, ma di sicuro non ha potuto fare a meno di fumare mentre faceva sicura! D’altro canto se non può fare a meno di fumare nella propria auto con il figlio o nipote, pensate che gli interessi qualcosa dell’ecologia???

  10. Ecco Fabio, il problema è il tabagismo e le cicche … ma dai !
    Se scrive così è perchè non è fumatore …. e se inizio così sono fumatore io ovviamente, ed ho due cani … in strada, in spiaggia, nei prati non lascio nè mozziconi nè cacche, non è questione di fumatori, ma di cultura ed educazione.
    I ciclisti quando si mangiano le loro barrette energetiche le cartacce dove le buttano ? In strada, visto più d’uno ! Per non parlare delle borracce, ma di quelle ne buttano meno perchè costano … solo qualche testa calda che vuole imitare i PRO, di quelli che si mettono in posizioni assurde in discesa facendo ridere anche i polli, non tutti per fortuna.
    E gli alpinisti ? Ci sono articoli di giornale circa l’inquinamento d’alta montagna lasciato dopo i bivacchi da “esperti” (quindi non i turisti della domenica al rifugio) che dovrebbero sapere bene ciò che fanno.

    Ovviamente non voglio santificare i fumatori condannando ciclisti ed alpinisti, so bene che anche tra i fumatori ed i possessori di cani ci sono dei gran maleducati così come c’è genete educata tra cliclisti ed alpinisti.

    Vorrei solo far presente l’inutilità di prendersela con una categoria in particolare, poichè la suddivisione va semplicemente fatta tra chi è rispettoso dei luoghi e delle persone che passeranno dopo di lui, e chi se ne frega pensando alla propria comodità.

    Saluti a tutti

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