Alpinismo

L’irresistibile richiamo del K2. Txikon cambia idea sull’invernale?

Il richiamo del K2, come il canto delle sirene per Ulisse, è irresistibile. Se poi parliamo di prima invernale, il gioco è fatto.

È talmente irresistibile, che pare poter aver fatto crollare l’amore di Alex Txikon per l’Everest, che per il tetto del mondo aveva recentemente espresso parole da vero e proprio innamorato: “Mi corazon está en el Everest”.

Galeotto sembra essere stato Krzysztof Wielicki, il quale ha invitato Txikon ad unirsi alla grande impresa sul K2, sebbene ufficialmente farebbe “team da solo”. Il basco infatti, come vi abbiamo raccontato lunedì, non può partecipare alla spedizione polacca poiché è stata sponsorizzata a livello statale allo scopo favorire un evento sportivo emblematico che promuova l’immagine della Polonia.

“In un primo momento ho pensato: “Devo tornare e provarci una seconda volta”, ma d’altra parte il progetto del tentativo di salita invernale del K2 è più interessante” ha raccontato l’alpinista basco al giornalista Michal Rodak in occasione del Ladek Mountain Festival.

Di certo anche l’aspetto economico ha il suo peso. La spedizione all’Everest invernale di Txikon è costata l’anno scorso 225 mila euro; 32,5 mila euro quelli spesi per gli sherpa. Una cifra da capogiro, tanto che, racconta Alex, i conti li ha finiti di pagare solo qualche mese fa. E gli sponsor di certo non gli mancavano.

Un’impresa al K2 sarebbe, secondo il giudizio del basco, meno onerosa, non solo per il costo inferiore dei servizi in Pakistan, ma anche per il fatto che essendoci anche la mastodontica macchina polacca i costi e gli sforzi potrebbero essere “condivisi”.

La decisione verrà presa da Txikon nel giro di un mesetto, nel frattempo sa già chi potrebbe essere il suo compagno di cordata: Ali Sadpara.  

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