Itinerari

Malga Stabli, facile meta per escursioni con le ciaspole in Val di Sole

Dislivelli moderati ma grande spettacolo, con belle visuali fino al Gruppo dell’Adamello e alle Dolomiti di Brenta

La Val di Sole, in Trentino, è incuneata tra il gruppo delle Dolomiti di Brenta e il massiccio dell’Adamello a sud e la Catena delle Maddalene e il gruppo Ortles-Cevedale a nord, a ridosso del Parco nazionale dello Stelvio. L’etimologia del nome sembra non avere alcuna relazione con l’astro che ci riscalda, ma più probabilmente va fatta risalire alla divinità celtica delle acque Sulis, adorata dai Romano-Britannici come Sulis Minerva.

La valle è attraversata dal torrente Noce, che nasce alle falde del Corno dei Tre Signori. Il fondovalle si estende dai 700 metri di Malè fino ai 1.200 metri di Vermiglio, mentre le vette che la circondano possono superare i 3000 metri: tra queste il Cevedale e la Punta di San Matteo nel Parco Nazionale dello Stelvio, il Crozzon di Lares ed il Monte Carè Alto nel Gruppo dell’Adamello.

Lungo la Via delle Malghe

Proprio al cospetto di alcuni di questi massicci montuosi si muove l’itinerario proposto che parte poco sopra l’abitato di Ortisè, caratteristica frazione nel comune di Mezzana. Il borgo si apre su un ampio balcone da cui si scorgono sia le Dolomiti di Brenta che il Gruppo della Presanella, mentre nel fondovalle svettano i campanili di Ossana e Pellizzano. Soprattutto quest’ultimo edificio religioso conosciuto come Chiesa della Natività di Maria è noto per i numerosi affreschi dipinti dalla famiglia Baschenis, pittori cinquecenteschi che hanno realizzato numerose opere in valle.

L’ampio stradello si inerpica con una serie di tornanti per poi entrare parzialmente nel bosco dove non è difficile scorgere il volo della cincia dal ciuffo, dei crocieri e della cincia bigia alpestre. Nella prima parte del percorso il paesaggio è dominato dalle Alpi dell’Adamello e della Presanella. In particolare dal Mas D’Asona, maso a 1750 m di quota, si possono facilmente distinguere la Cima Artuich (2614 m), la Cima di Laste (2770 m) la Cima Serodoli (2708 m) e la Cima di Val Gelàda (2675 m).

Molte di queste montagne furono teatro nel ‘15-’18 di sanguinose battaglie tra gli alpini italiani e gliSchützen austriaci durante la cosiddetta Guerra Bianca. Il percorso si sviluppa per circa tre chilometri e mezzo su un dislivello di 300 metri, percorribili in un’ora per chi ha passo sostenuto. La prima tappa è la Malga Stabli (1814 m), aperta anche d’inverno e ottimo punto di ristoro, dove è possibile comprare anche prodotti della valle tra cui un saporito Casolét alle erbe (termine in dialetto solandro che significa “piccolo formaggio”).

La Via delle Malghe prosegue da qui verso le Malghe Bronzolo e Monte Alta, non senza qualche difficoltà in caso di neve alta. La prima si trova a 2084 metri di altitudine e quindi comporta un ulteriore dislivello di 270 m, mentre Monte Alta è a quota 2106 m (circa tre ore dalla partenza a seconda delle condizioni di innevamento). Da qui girandosi verso la Val di Sole lo sguardo spazia sul Gruppo delle Dolomiti di Brenta tra cui spicca l’inconfondibile vetta di Sasso Rosso (2645 m).

I più allenati possono proseguire per il Baito Laghetti, affrontando un panoramico giro ad anello. Poco prima della Malga Bronzolo si devia a sinistra giungendo a un baitello presso un laghetto, ghiacciato d’inverno, da cui si osservano sia il Gruppo della Presanella che quello del Brenta. Proseguendo si incontrano le indicazioni utili per tornare Malga Stabli raggiungibile con una ripida discesa nel bosco, dopo aver attraversato un piccolo torrente su un ponticello di legno.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close