Cronaca

Val di Mello, salvi i tre ice-climber bloccati sulla cascata Durango

(Updated) VAL DI MELLO, Sondrio — Stanno bene i tre uomini che erano bloccati da ieri in cima alla celebre cascata di ghiaccio “Durango”, in Val di Mello: il soccorso alpino è riuscito a recuperarli, dopo un bivacco all’addiaccio, nonostante le pessime condizioni meteorologiche che hanno complicato le operazioni.

Secondo un comunicato del Cnsas sono tutti residenti in provincia di Varese e si tratta di un ventinovenne residente a Lonate Ceppino, un sessantaduenne di Busto Arsizio e un quarantunenne di Cislago. Facevano parte di un gruppo di cinque che ieri mattina, sabato 21 febbraio 2015, erano partiti per scalare la cascata. Due avevano terminato prima il percorso ed erano ridiscesi; gli altri, una volta raggiunta la vetta, non riuscivano più a ripercorrere il tragitto dell’andata. I due compagni alla base li hanno attesi per ore e poi hanno chiesto soccorso.

“Due squadre di tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna sono uscite subito e hanno raggiunto la zona – fa sapere il Cnsas -, provando a risalire la stessa via intrapresa dagli alpinisti, ma hanno dovuto fermarsi perché le condizioni ambientali e meteorologiche non permettevano di farlo in sicurezza; nelle ore successive hanno quindi valutato le differenti possibilità di recupero”.

“Gli alpinisti hanno bivaccato nei pressi di una pianta sradicata – comunica il Cnsas -, che ha fatto da riparo; erano ben equipaggiati e nonostante la nevicata in corso la temperatura è sempre rimasta intorno allo zero. All’alba è stato fatto un altro tentativo di avvicinamento, poi le condizioni meteorologiche sono migliorate ed è stato possibile individuarle il punto esatto in cui si trovavano e a instaurare il contatto con un megafono. I soccorritori li hanno guidati a voce nel primo tratto della discesa e poi accompagnati a valle, illesi. Sono intervenuti undici tecnici del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), il Sagf della Guardia di Finanza e il Saf dei Vigili del Fuoco. L’operazione si è conclusa in modo positivo anche perché gli alpinisti erano molto ben equipaggiati: avevano portato con loro anche l’apparecchio Artva, che non sempre è considerato indispensabile durante una scalata su ghiaccio; in questo caso invece, data la presenza di neve fresca e il rischio di distacchi durante la discesa, lo strumento avrebbe potuto salvare la vita in caso di valanga”.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close