AlpinismoAlta quota

Manaslu, rubato del cibo dalle tende di due spedizioni

La confezione a cui è stato sottratto del cibo e poi è stata rimessa nelle tende (Photo courtesy of www.manaslu2014.com)
La confezione a cui è stato sottratto del cibo e poi è stata rimessa nelle tende (Photo courtesy of www.manaslu2014.com)

KATHMANDU, Nepal — Carne secca di yak, speck e parmigiano reggiano. Questo il bottino dei “ladri” che si sono introdotti nelle tende di una spedizione italiana che sta tentando la vetta del Manaslu. Il furto è stato compiuto negli scorsi giorni mentre gli alpinisti si trovavano ad un campo superiore. Cibo è stato sottratto anche dalle tende di una spedizione francese.

Sono le stesse due spedizioni ad aver comunicato l’accaduto sui siti web che seguono l’avanzamento della loro salita verso la vetta del Manaslu, 8163 metri. Il furto è stato compiuto nella notte tra domenica e lunedì a Campo 1 (5700 metri), mentre i due team stavano salendo ai rispettivi campi successivi per proseguire l’acclimatamento.

Grande lo stupore da parte dei quattro alpinisti dell’Appennino reggiano al ritorno nelle loro tende a Campo 1 quando si sono resi conto del misfatto. Qualcuno non solo aveva rubato del cibo, Carne secca di yak, speck e parmigiano reggiano, ma aveva anche provveduto a richiudere i contenitori e lasciarli lì.

“Se si fosse trattato di una necessità o di una emergenza, ben venga” hanno scritto sul proprio sito gli alpinisti italiani Massimo Ruffini, Mauro Zannoni, Samuele Sentieri e Nicola Campani. Nessuno però si è fatto avanti, anzi molti colleghi hanno suggerito di chiudere le tende. “Ma se poi qualcuno – concludono – si trovasse sul serio in difficoltà ? Il comportamento sbagliato di qualcuno non può modificare la nostra etica.”

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