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Tra mele ed erbe aromatiche: nuovi sentieri in Valle Isarco. Anche in sedia a rotelle

Valle isarco
Valle Isarco

BOLZANO — Un’estate da vivere a passi lenti, immersi nella natura e nella storia. Ecco la proposta della Valle Isarco, in Alto Adige, dove potrete scoprire paesaggi spettacolari e sapori tipici di queste terre grazie al recupero di vie storiche e sentieri a tema. Tante le novità 2012, tra cui il sentiero delle mele, il sentiero del vino, il sentiero storico fra Bressanone e Fortezza, e il Sentiero Natura di Zannes percorribile in sedia a rotelle.

La Valle Isarco, da sempre il passaggio naturale più agevole di tutte le Alpi centro-orientali da nord a sud, scende da Colle Isarco a Bolzano, attraverso le antiche città di Vipiteno, Bressanone e Chiusa. Da molti viene chiamata la “valle dei percorsi”, proprio per l’offerta variegata di trekking che offre ai suoi visitatori.

Tra le novità per l’estate 2012 c’è il ‘Sentiero delle mele’ a Naz Sciaves: 7,5 km di lunghezza con 14 stazioni informative sulla coltivazione, la raccolta, la storia e la vita contadina legata a questo frutto simbolo dell’Alto Adige. Numerosi sono i posti di ristoro lungo il percorso che parte a Naz e prosegue sul sentiero numero 1 fino al biotopo Sommersürs, continua sul sentiero numero 5 fino al borgo di masi Flötscher. Attraverso il sentiero 2 si oltrepassa il Mesnerbühel fino a Raas e al Raier Moos lungo il sentiero numero 6 fino al bacino di raccolta dell’acqua. Si prosegue per il biotopo Laugen fino al monte Ölberg e attraverso il sentiero Kreuzweg si ritorna a Naz.

E’ molto interessante anche il ‘Sentiero del Vino’ a Chiusa: si tratta di una bella escursione guidata di circa 2 ore nel comprensorio viticolo Laitach, ideale per toccare con mano la cultura enologica locale e degustare i vini bianchi della Valle Isarco. Uno dei punti ristoro lungo il percorso è il Maso Hieng (aperto primavera e autunno). C’è anche la possibilità di abbinare al percorso una deviazione, sempre a piedi, al convento di Sabiona, uno dei simboli di Chiusa e dell’intera valle.

Una passeggiata guidata adatta a tutta la famiglia è l’‘Avventura sul maso delle erbe’ in Val di Fleres, valle incontaminata di alta montagna che parte da Colle Isarco, per conoscere le erbe aromatiche. A far da guida il giovane agricoltore Bernhard Auckenthaler, proprietario del ‘Maso delle erbe’. Da inizio giugno a fine settembre, settimanalmente, si potrà visitare il giardino del maso dove sono coltivate erbe e piante aromatiche seguendo rigidi criteri biologici. Fiori e piante vengono raccolti a mano e poi lavorati da laboratori specializzati per la creazione di cosmetici naturali, o disseccati per la produzione di tisane ed erbe aromatiche.

Il ‘Sentiero Natura di Zannes’, in Val di Funes, da quest’estate è stato ampliato. La particolarità di questo sentiero circolare è che può essere percorso completamente su una sedia a rotelle ed è adatto anche per non-vedenti: lungo circa tre chilometri, con una pendenza massima dell’otto per cento, è dotato di un rivestimento speciale antiusura e di numerosi punti ricreativi e da diverse annotazioni naturalistiche in scrittura Braille.

Un’altra occasione per vivere la natura della Valle Isarco è percorrere il sentiero di ‘Dolomieu – sei malghe’ che collega Monte Cavallo con Ladurns passando per sei malghe abitate fino al tratto terminale della Val di Fleres (Ochsenalm, Malga Kuhalm, Malga Valmigna, stazione a monte di Ladurns, Malga Toffring, Malga Allriss). Gran vista sull’aguzzo Tribulaun, la montagna calcarea oggetto degli studi di colui che diede il nome alle Dolomiti, Déodat de Dolomieu. Lungo il percorso 20 tabelloni danno informazioni sulla geologia, sulla flora e sulla fauna locale. Con un dislivello di soli 300 metri, il sentiero non presenta alcuna difficoltà, ma è lungo ben 17 km e può essere quindi completato in un’intera giornata facendo tappa nella varie malghe che offrono gustosi piatti tipici.

Una chicca per i più sportivi: la salita al Sas de Putia (2875 metri, rientra insieme alle Odle e ad altri gruppi dolomitici nel Parco Naturale Puez-Odle, Patrimonio Unesco) con colazione all’alba al cospetto della vista mozzafiato che si gode da lassù. La ferrata è abbastanza facile e quindi alla portata di ogni escursionista esperto; si può fare sia da soli che con una guida. L’hotel Lüsnerhof a Luson organizza una volta alla settimana l’escursione guidata su questo percorso.

Un nuovo sentiero culturale è ‘Sulle tracce della storia tra Bressanone e Fortezza’: la prima stazione del percorso storico è l’ex ospedale Santo Spirito ai Bastioni Maggiori di Bressanone (l’edificio è oggi una casa di riposo). Lungo il cammino (circa 3-4 ore) ci sono ben 24 tabelloni informativi sull’arte, la storia, la natura e geologia della Valle Isarco. Si scopre per esempio che il fiume Rienza molto tempo fa scorreva attraverso la valle Riggertal, ma anche curiosità sulla storia dell’Autostrada del Brennero, asse fondamentale della comunicazione fra nord e sud d’Europa. Il lago di Varna, poi, si trova in posizione ideale per una sosta relax. Il tabellone 21 è dedicato al possente Forte di Fortezza. Dopo la visita al maniero si può visitare il paesino, dove si apprende la storia dei bunker del Vallo Alpino. Il percorso termina presso l’antico tracciato della Via Claudia Augusta, dove sono ancora visibili i solchi dei carri di 2000 anni fa. Con il treno si ritorna infine a Bressanone.

 

Info: www.valleisarco.com

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