Alpinismo

Everest: Nobukazu Kuriki torna a casa per la sesta volta, ma non rinuncia: ci proverà in inverno

Quella tra Nobukazu Kuriki e l’Everest è oramai una sfida a chi resiste di più: da un lato la Dea Madre che dal 2009 respinge ogni tentativo di vetta dell’alpinista, dall’altra il giapponese che torna, anno dopo anno, deciso a raggiungere il tetto del mondo.

Questo ottobre ha provato l’ascesa dal Norton Couloir sul versante tibetano, ma le condizioni dell’Everest erano davvero complicate a causa della consistente quantità di neve sulla montagna, che ha costretto anche Killian Jornet, anche lui sul versante nord, a rinunciare.

Il giapponese, dopo numerosi tentativi sulla montagna, era arrivato qualche giorno fa a circa 7400 metri, non riuscendo però ad avanzare a causa del mal tempo; tornato al campo base avanzato aveva tentato di chiedere un prolungamento del permesso di scalata alle autorità cinesi, che glielo hanno rifiutato. Non è quindi restato altro che decidere di rientrare a casa, per la sesta volta, ma non di rinunciare: con ancora gli scarponi sporchi di neve, Kuriki ha infatti subito dichiarato che tornerà, probabilmente in inverno. Quel che colpisce è che ogni volta che ritenta, l’alpinista giapponese non abbassa il livello del suo obiettivo, rendendo più facile la vetta, ma anzi, alza l’asticella puntando a vie difficili, spesso in solitaria ed in autunno. Ossessione, follia o coraggio, chissaò, ma ora sarà la volta dell’invernale e considerando come scala Kuriki forse assisteremo alla prima invernale dell’Everest senza ossigeno.

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