AlpinismoAlta quota

Makalu, una spedizione dell’esercito britannico verso la difficile cresta Sud Est

Makalu South East ridge (photo www.makalu2014.com)
Makalu South East ridge (photo www.makalu2014.com)

LONDRA, Gran Bretagna – Gli uomini di “Sua Maestà” verso il difficile South East ridge del Makalu. Questa la spedizione in partenza domani, 10 settembre, per Kathmandu: qui 8 militari del Tri-Service si uniranno ad altri 6 sherpa, considerati a tutti gli effetti parte integrante del team. L’obiettivo è percorrere la lunga e difficile cresta, finora mai salita integralmente: circa 10 chilometri ad altissime quote con lunghe distanze tra un campo e l’altro e passaggi tecnici sopra i 7000 metri.

Una spedizione sulle tracce dell’alpinismo militare britannico. L’obiettivo è di quelli quasi mai tentati, su una montagna peraltro che non conosce affollamenti degni di ottomila ben più gettonati. Il South East ridge del Makalu, con i suoi 8463 metri la quinta montagna della Terra, è stato salito per la prima volta nel 1970 da una spedizione giapponese. Nel 1980 gli italiani Renato Casarotto e Mario Curnis e lo svizzero Romolo Nottaris lo provarono in una spedizione invernale, fermandosi intorno a quota 7400 metri.

“La cresta Sud Est del Makalu è un’immensa sfida – si legge sul sito della spedizione britannica -: solo 5 persone nella storia sono andate in vetta alla montagna salendo questa affilata cresta, l’ultima volta nel 1976. Nessuno ha mai scalato il Makalu salendo solo dalla cresta Sud Est, la ‘via integrale’, per dirla con la terminologia alpinistica”.

Il tenente colonnello Colin Scott, capo della spedizione è al suo quarto tentativo alla cresta sud est del Makalu, avendo già tentato nel 2004, nel 2008 e nel 2010. Nel 2008 gli alpinisti tornarono indietro a 7900 metri di quota. In un’intervista rilasciata ad Explorersweb ha spiegato che gli alpinisti scaleranno con l’ossigeno. ” Gli alpinisti – ha spiegato – dovranno passare molto tempo a 8000 metri. La cresta dal Black Gendarme sale gradualmente alla cima secondaria alta 8010 metri, e ridiscende a un colle a 7900 metri, dove il gruppo che tenterà la vetta trascorrerà alcune ore per riposare prima dell’attacco di vetta. Gli ultimi 500 metri prima della cima sono di salita tecnica (stando al report della spedizione giapponese del 1970) e alla cima si arriva dopo una lunga salita potrebbe richiedere un attacco di vetta di oltre 18 ore e un successivo bivacco a 7900 metri sulla via del ritorno”.

Spedizione al Makalu (Photo facebook © 2014 Tim Taylor Photography)
Spedizione al Makalu (Photo facebook © 2014 Tim Taylor Photography)

Il team, dopo aver raggiunto Kathmandu, volerà a Tumlingar e da qui inizierà il trekking che durerà una decina di giorni. Il campo base verrà posto sul Barun Glacier, a circa 4800 metri; il campo base avanzato sarà invece a 5800 metri, mentre fisseranno l’ultimo campo a 6700 metri. Fino a qui risaliranno con le corde fisse per trasportare in quota i materiali, poi saliranno in stile capsula e continuativamente, prevedendo altri due bivacchi in quota prima della cima. Tra i tratti più complessi della salita ci sarà il ‘Black Gendarme’ a circa 7500 metri, la cima secondaria (la Makalu Sud-Est) alta 8010 metri.

L’obiettivo prefissato prevede che almeno due alpinisti del gruppo riescano ad arrivare in cima scalando integralmente la cresta Sud Est. Tra i patron della spedizione c’è anche Sir Chris Bonington.

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