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Una spedizione nepalese tutta al femminile per la prima volta al K2

K2 (photo Tunc Findik)
K2 (photo Tunc Findik)

KATHMANDU, Nepal — Un team nepalese composto interamente da donne proverà a scalare per la prima volta il K2, l’estate prossima. La spedizione, organizzata col sostegno del governo di Kathmandu nell’anno del 60esimo della prima scalata dalle vetta più alta del Karakorum, ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione internazionale sui problemi dei cambiamenti climatici, che tanto incidono sulle alte quote del pianeta, e di creare un fondo di solidarietà per l’ambiente montano.

Nessuna spedizione nepalese composta solo da donne ha mai scalato finora il K2. Quest’anno ci proveranno Maya Sherpa, Dawa Yangzum Sherpa e Pasang Lhamu Sherpa, che vorrebbero arrivare in cima agli 8611 metri della montagna dallo Sperone degli Abruzzi.

Maya Sherpa, formatasi con i corsi del Nepalese Mountaineering Association, lavora come guida e ha partecipato a numerose spedizioni alpinistiche: ha salito l’Everest sia da sud che da nord (nel 2006 e nel 1007), ed è stata la prima nepalese in vetta all’Ama Dabla, al Pumori, al Cho Oyu, al Khan Tengri e al Baruntse. Dawa Yangzum Sherpa è una skyrunner: ha in curriculum l’Everest skyrace (seconda all’arrivo) e l’Annapurna Mandala Trail. Ha scalato Everest, Yala Peak, Ama Dablam, Island Peak, Grand Tetons ed è Aspirante Guide del Nepal National Mountain Guide Association (NNMGA). Infine Pasang Lhamu Sherpa: ha frequentato l’Ecole Nationale de Ski et d’Alpinisme in Francia, ha scalato l’Everest dal lato tibetano, l’Ama Dablam e molte altre vette tra cui Nangpai Gosum, 7321 metri (prima donna nepalese in cima).

Dawa Yangzum Sherpa, Pasang Lhamu Sherpa e Maya Sherpa (photo Tunc Findik)
Dawa Yangzum Sherpa, Pasang Lhamu Sherpa e Maya Sherpa (photo Tunc Findik)

L’obiettivo della spedizione è duplice. Da un lato sostenere il turismo alpinistico ed escursionistico sulle grandi montagne asiatiche, del Karakorum come dell’Himalaya; dall’altro richiamare l’attenzione globale sugli effetti dei cambiamenti climatici che provocano conseguenze enormi sull’ambiente e sulle economie di questi Paesi.

La spedizione al femminile partirà a giugno, quando le tre alpiniste lasceranno il Nepal dirette al K2. Alcune guide pakistane si uniranno al gruppo sia nella scalata sia nel viaggio, a sostegno della causa a favore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile di queste economie molto povere e fortemente legate al turismo montano. A conclusione della spedizione, verrà creato un fondo e realizzato un documentario.

Il progetto, organizzato dall’associazione non governativa e no profit “Himalayan Women Welfare Society”, è sostenuto dal governo nepalese, dal Ministero dell’ambiente nepalese, dalla Nepal Mountaineering Association e dalla Trekking Agencies Association of Nepal.

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