Trail running

Ultra-Trail du Mont-Blanc, giro di vite sull'antidoping e ricerche mediche sui corridori

Ultra Trail du Mont Blanc edizione 2012
Ultra Trail du Mont Blanc edizione 2012

CHAMONIX, Francia — Lesioni osteoarticoloari, patologie del piede, traumatologia e insufficienza renale. Saranno questi i “sorvegliati speciali” all’Ultra-Trail du Mont-Blanc, la nota competizione sportiva di endurance sul Monte Bianco in programma per il 30-31 agosto. La manifestazione, con le sue centinaia di concorrenti, darà spazio a ricerche medico-fisiologiche collegate a questo sport, offrendo quest’anno un protocollo specifico per la prevenzione del doping.

L’ultramaratona, che fa il giro del massiccio montuoso più alto delle Alpi toccando le tre nazioni in cui è compreso – Francia, Italia e Svizzera -, vedrà come 2300 corridori sfidarsi su un percorso di 168 km e 9.600 m di dislivello positivo in semi-autonomia. La partenza sarà venerdì 30 agosto alle ore 16:30 da Chamonix, con l’obiettivo di ritornarvi in un tempo massimo di 46 ore.

La competizione è tra le più dure del mondo e mette alla prova il fisico allenato dei partecipanti. Specialisti di ogni disciplina medica si interessano ogni anno alla salute fisica e psicologica dei corridori, seguendoli durante la gara e redigendo, al termine di ogni edizione, il bilancio delle problematiche incontrate in materia di salute, suggerendo alla direzione di gara le misure da prendere.

Non solo. La Commissione Medica, incaricata di seguire ogni anno i controlli medici sugli atleti, supporta ogni anno ricerche scientifiche a tema. Nel 2012 erano stati studiati idisturbi acuti e cronici associati alla pratica dell’ultra trail e la relazione tra gestione del sonno e performance, mentre quest’anno si cercherà di conoscere meglio le conseguenze a medio e lungo termine della pratica regolare dell’ultra endurance. Verranno effettuati studi sulle lesioni osteoarticolari dei trailer e le relazioni che intercorrono tra il trail e l’artrosi dei membri inferiori; la patologia dei piedi e la traumatologia dei trail; l’insufficienza renale, favorita dalla lunga distanza, dai dislivelli negativi, dalla disidratazione (rischio di rabdomiolisi) e soprattutto dall’assunzione di medicinali anti-infiammatori.

Quest’anno verrà dedicata ancora più attenzione all’antidoping. The North Face Ultra-Trail du Mont-Blanc è la sola manifestazione sportiva nell’ambiente del trail che – oltre ai controlli federali – mette in campo un’azione interna di prevenzione (e di controllo) contro il doping, con possibilità, per la direzione, di eliminare un concorrente. Per il secondo anno consecutivo, la direzione di gara e la sua équipe medica hanno stretto una partnership con Sport Protect, etichetta che identifica i prodotti che soddisfano i requisiti più severi del programma mondiale antidoping, offrendo agli atleti accesso a prodotti certificati e informazioni riguardo allo statuto dei vari medicinali rispetto alla legislazione antidoping.

“Puntiamo a rinforzare la nostra posizione come ente organizzatore responsabile – commenta Catherine Poletti, organizzatrice della manifestazione -. E’ un ottimo strumento per tutti i corridori e permetterà alla manifestazione di brillare nel rispetto dell’etica sportiva. Questo testimonia lo spirito che regna nella nostra gara”.

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