AlpinismoAlta quota

Al via la stagione degli ottomila, tanti big già in Himalaya

KATHMANDU, Nepal — E’ cominciata la nuova stagione alpinistica sulle alte montagne himalayane. Le spedizioni internazionali stanno mano a mano confluendo in Nepal, pronti a partire per i trekking verso i campi base degli ottomila della terra. Tanti anche quest’anno i grandi nomi che terranno banco con le loro imprese nelle nostre cronache: Simone Moro, Ueli Steck e Jon Griffith, Denis Urubko e Alexey Bolotov, Carlos Pauner e Gnaro Mondinelli saranno all’Everest; Ferran Latorre al Lhotse, Carlos Soria al Kangchenjunga, e poi i polacchi al Dhaulagiri e al Makalu.

Senza considerare le centinaia di persone che come tutti gli anni proveranno a salire gli ottomila himalayani (soprattutto l’Everest) con l’aiuto dell’ossigeno e dei portatori, al seguito quindi delle grandi spedizioni commerciali, saranno tanti gli alpinisti noti a livello internazionale che tenteranno di scalare queste montagne nella primavera 2013. Alcuni sono già arrivati a Kathmandu: così per esempio Simone Moro, che insieme a Ueli Steck e Jon Griffith, tenterà di aprire una via nuova all’Everest dal versante nepalese. L’alpinista svizzero sta volando proprio in queste ore insieme all’inglese verso il Nepal.

Il super team composto da Denis Urubko e Alexey Bolotov sarà dallo stesso lato dell’Everest, dove proverà ad aprire in stile alpino una via nuova sulla parete Sud Ovest. I due alpinisti, secondo Russianclimb, sono partiti da Mosca il 20 marzo e si trovano ora in fase di acclimatamento. Sempre all’Everest sud è diretto Carlos Pauner, secondo il sito Barrabes.com partito il 3 aprile per Kathmandu. Lo spagnolo proverà a completare la corona dei 14 ottomila proprio quest’anno, con la scalate dell’Everest senza ossigeno, che è l’ultima che manca alla sua collezione.

Ueli Steck e Jon Griffith sull'aereo per Kathmandu (Photo Alpine Exposures- Jon Griffith Photography -facebook)
Ueli Steck e Jon Griffith sull’aereo per Kathmandu (Photo Alpine Exposures- Jon Griffith Photography -facebook)

Parte invece tra pochi giorni un altro italiano veterano dell’Himalaya, Silvio “Gnaro” Mondinelli, diretto sempre all’Everest ma al versante Tibetano. Mondinelli conosce la montagna molto bene, è arrivato in cima sia da nord che da sud – sempre senza ossigeno – e questa volta non parte con ambizioni agonistica nè voglia di record, ma solo per accompagnare un amico.

Carlos Soria è arrivato nei giorni scorsi a Kathmandu, diretto al Kangchenjunga, mentre Ferran Latorre avrà come obiettivo il Lhotse, che cercherà di salire senza ossigeno, pertanto condividerà il campo base dell’Everest e farà parte del folto gruppo di alpinisti che popolerà la cittadella alla base della parete sud. Per lo spagnolo il Lhotse sarebbe il suo ottava ottomila: nei suoi programmi poi, in base a quanto riferisce il sito Desnivel, ci sarebbe la salita del K2 l’estate prossima.

I polacchi Kinga Baranowska e Rafal Fronia sono diretti al Makalu, per il quale partiranno domani, venerdì 5 aprile. Tenteranno la salita lungo la via normale e senza ossigeno, almeno secondo i piani. Sono già arrivati in Nepal invece Pawei Michalski e l’italiano Simone La Terra, compagni di spedizione già negli anni, diretti quest’anno al Dhaulagiri.

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4 Commenti

    1. dai gigi se ti vai a leggere quanto quest’uomo (Simone ) ha fatto sia di alpinismo esplorativo che di soccorso ad altri vivendo mesi tra le piu’ alte montagne magari ci evitiamo questi commenti sarcastici aahhhhh sicuramente tu gli hai fatti tutti gli 8mila senza ossigeno

  1. valgono, valgono… ma lo sai che siamo nel 2013…. media news ecc se hai complessi di visibilita’ scrivi e magari ti verra’ pubblicata :-))

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