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Karakorum: una squadra di soccorso al Circo Concordia

Circo Concordia
Circo Concordia

ISLAMABAD, Pakistan — La creazione di una squadra di soccorso al Circo Concordia. E una nuova campagna di pulizia di ghiacciai, con l’installazione di toilet al campo base del K2. Questi gli obiettivi della missione Keep KaraKorum Clean 2012 programmata per quest’estate nell’ambito del progetto Seed del Comitato EvK2Cnr. La campagna prevede anche l’introduzione di sacchi per la raccolta differenziata da distribuire alle spedizioni alpinistiche e ai trekking, che provvederanno a riportare a valle i loro rifiuti.

La pulizia del ghiacciaio, dal trekking del Baltoro ai campi base degli 8000, e l’installazione di toilet sui ghiacciai dove prima i rifiuti umani venivano semplicemente gettati nei crepacci con scarse probabilità di smaltimento, sono fondamentalmente la continuazione e l’evoluzione di attività già svolte da Keep Karakorum Clean negli anni scorsi. La creazione del “rescue team” di Concordia è invece una novità assoluta in Karakorum.

Il “Concordia rescue team” sarà un servizio di soccorso con due settori di intervento: uno comprende attività di soccorso vero e proprio in caso di incidenti sul ghiacciaio (ad esempio, caduta in un crepaccio) e la messa in sicurezza del percorso, attrezzando con corde fisse e scale alcuni passaggi che verso fine stagione diventano difficili, soprattutto nei pressi di Concordia. L’altro settore riguarda l’assistenza medico sanitaria per i turisti e soprattutto per i portatori.

“Il nostro personale tecnico e paramedico è stato formato con un corso presso l’ospedale di Skardu – spiega Maurizio Gallo, responsabile tecnico del progetto Seed in Pakistan -. Avrà a disposizione un kit di medicine per i casi frequenti di disturbi dovuti all’alta quota, penso ai portatori all’esposizione solare senza protezione per gli occhi, ai problemi di stomaco, ai dolori muscolari e alle articolazioni, al classico mal di testa dovuto alla quota. Ma soprattutto disporrà, nella tenda medica di Concordia, di un cassone iperbarico e di bombole di ossigeno per interventi urgenti in caso di mal di montagna”.

La creazione di un punto di soccorso era stata sottolineata dai frequentatori del Parco come una delle esigenze primarie fra queste montagne. “La questione, a fianco della ristrutturazione dei campsites, era stata segnalata nei questionari che l’anno scorso avevamo fatto compilare a coloro che si erano recati in queste zone” spiega Gallo. Ma restano comunque prioritarie anche le attività di pulizia dei ghiacciai che Evk2Cnr promuove qui ormai da alcuni anni.

“Quest’estate promuoveremo un’attività dal nome “eco-platform” – spiega Gallo – che comprende l’installazione di toilet sul ghiacciaio, il trasporto dei rifiuti umani in zone esterne e il loro interramento. Due le novità rispetto agli anni passati: andremo ad aggiungere due nuove toilet alle già dieci installate negli anni scorsi a Concordia e ai campi base dei Gasherbrum. Quest’anno verranno posizionanate al campo base del K2 che ne era finora sprovvisto. In questo modo avremo coperto tutti i campsite posizionati sui ghiacciai del Central Karakorum National Park e due campi base degli 8000. Inoltre è previsto l’utilizzo di speciali sacchetti biodegradabili che consentono un facile trasporto e un efficace seppellimento, senza l’uso di plastiche altrimenti inquinanti”.

L’obiettivo del progetto Seed è quello di trasferire la gestione di queste attività al personale del Central Karakorum National Park, il cui piano di gestione è stato presentato proprio nei giorni scorsi a Islamabad nell’ambito di un workshop che ha visto partecipare 23 fra ricercatori ed esperti italiani.

“Per ogni progetto valutiamo i costi – spiega Gallo – per capire se potranno essere sostenuti nel prossimo futuro direttamente dal Cknp attraverso un meccanismo di “fees”, ossia cauzioni, imposte all’ingresso al Parco. Per le toilets è in corso una valutazione, mentre per quanto concerne l’attività di pulizia vera e propria iniziamo già quest’anno il processo di trasferimento dei costi ai gruppi di trekking e alle spedizioni che frequentano il Parco”.

Come? “Abbiamo predisposto dei sacchi per la raccolta differenziata – spiega Gallo -. Sono di tre colori e verranno distribuiti dal nostro personale in tutti i campsite. Verranno consegnati dal personale del Parco alle spedizioni nei punti di entrata, con la richiesta di trasportare a loro spese i sacchi fino a Concordia. Nel giro di due anni si vorrebbe trasferire a loro carico tutti i costi di trasporto fino all’inceneritore di Askole e a Skardu. Dobbiamo introdurre del personale di controllo nel Parco, incaricato di verificare il processo di raccolta nei diversi campsite, il trasporto dei rifiuti fino a destinazione, e il meccanismo delle cauzioni”.

Sino ad oggi, il Comitato EvK2Cnr ha promosso 4 spedizioni di pulizia dei ghiacciai del Karakorum. La prima è del 2006 e si è concentrata tra il campo base del K2 e quello del Gasherbrum 2. Quell’anno sono state raccolte oltre 3 tonnellate di rifiuti, ovvero 160 sacchi di spazzatura da 20 chilogrammi ciascuno. La seconda è arrivata tra anni dopo. Nel 2009 la missione si è concentrata sul ghiacciaio del Baltoro e sul campo base del K2, dove sono stati recuperate altre 8 tonnellate di rifiuti. Nel 2010 tra il ghiacciaio del Baltoro e i campi alti del K2, fino a 7300 metri di quota, sono stati raccolte 13 tonnellate di spazzatura, di cui 2800 chili di rifiuti umani. Una cifra enorme, a cui si aggiungono altre 8 tonnellate di rifiuti raccolte nel 2011 sul ghiacciaio del Baltoro e al Gasherbrum II, dove i portatori sono saliti fino ai 7.800 metri di quota del campo 4.

Tirando le somme, 4 spedizioni di Keep Karakorum Clean hanno finora raccolto 30 tonnellate di rifiuti, installato 10 toilet su ghiacciaio e nell’ambito dei progetti Seed e Karakorum Trust sono stati formati 60 portatori d’alta quota.

Secondo le statistiche, ogni anno sul Baltorono sono presenti 60 trekking e decine di spedizioni. Sono circa 6000 le persone tra turisti e staff locale in movimento ogni anno sul ghiacciaio del Baltoro.

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