Scienza e tecnologia

E l’uomo uccello sorvola le Alpi svizzere

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BERNA, Svizzera — Ha realizzato il sogno di Icaro: volare come un uccello, con il solo ausilio di ali artificiali. Lui, un ex pilota della compagnia elvetica Swiss, ha effettuato una trasvolata sopra le Alpi, volteggiando sopra la cittadina di Montreaux a 300 chilometri all’ora.

Quarantasette anni, soprannominato dalla stampa inglese "The birdman (l’uomo uccello), grazie alle moderne tecnologie Yves Rossy si è costruito un paio di ali dotate di quattro piccoli motori. E come se nulla fosse si è messo a volare nel cielo della cittadina svizzera.

Dimenticati tutti i tentativi di inizio secolo di costruire macchine volanti, l’ingegnosa invenzione di Rossy potrebbe aprire una nuova era del volo, diciamo così, personale.

Nella prova di ieri, l’ex pilota è rimasto in aria per diversi minuti godendosi lo spettacolo delle Alpi. Per ora il suo prototipo di ali a reazione non permette atterraggi e decolli. Rossy infatti ha dovuto salire in quota accompagnato da un aereo. Mentre per la discesa si è affidato a un paracadute. Ma, a quanto sostiene, i due problemi saranno risolti molto presto.

Certo è che le autorità svizzere sono rimaste di sasso nel vedere qull’uomo e le sue due ali sfrecciare a 300 all’ora nel cielo azzurro. «Erano completamente confusi – ha detto l’ex pilota al quotidiano inglese The Times -. Dicevano che io avevo volato nel cielo con un aereo non registrato e che avevo bisogno della licenza. Io gli ho risposto che si sbagliavano. Per volare, basta avere solo delle ali».

Rossy (nelle foto Reuters) punta a migliorare il suo apparecchio per metterlo presto sul mercato. «Le ali mi permettono di rimanere nell’aria. La spinta è garantita da quattro piccoli reattori. I cambiamenti di rotta sono determinati dai miei movimenti. Muovendo leggermente la testa posso cambiare direzione. Distendendo una gamba mi abbasso di quota. Sono tutti gli elementi del volo che conosco molto bene».

Per realizzare questo progetto Rossy ha impiegato più di sei anni, supportato da una compagnia tedesca che tra l’altro ha prodotto e adattato i motori sull’apparecchio. Secondo Rossy i prezzi di quest’invenzione saranno simili a quelli di un’auto di media grandezza e di un piccolo e leggero aereoplano.

Per il momento è già pronto il nome: si chiamerà Jet-man e potrà essere utilizzato sia per divertimento che per scopi militari.

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