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La videochat di Elon Musk dall’Everest

Lo Himalayan Times informa che il team del miliardario USA è pronto a testare il nuovo sistema Starlink a 8848 metri di quota

Chi segue le notizie che arrivano dall’Himalaya sa che l’Everest è una montagna per ricchi. Per provare a raggiungere gli 8848 metri della cima si parte da 50.000 dollari (più l’equipaggiamento, più il volo) e si sale fino a 160.000. Chi spende il massimo ha a disposizione saune, chef stranieri, champagne, e forse anche gli Sherpa migliori. Poi però deve faticare e rischiare come gli altri.

Il business intorno all’Everest fa un altro balzo avanti grazie alla notizia pubblicata dal quotidiano nepalese The Himalayan. Secondo il sito e la versione cartacea del giornale, infatti, sulla cima più alta della Terra sta arrivando un celeberrimo Paperone come Elon Musk, il proprietario della Tesla, di SpaceX e di Twitter, che nonostante qualche problema recente resta il secondo uomo più ricco del mondo.
Musk, appassionato di sfide spaziali, non affronterà di persona il trekking verso il campo-base, e poi la Seraccata, la parete del Lhotse e l’aria sottile tra il Colle Sud e la cima. Sull’Everest, da qualche settimana, opera già un team di suoi collaboratori. Da lassù, se riuscirà ad arrivarci, la squadra realizzerà una videochat, in grado di fornire al secondo uomo più ricco della Terra una “real-time summit experience”, un’esperienza virtuale in tempo reale dalla cima.

Per essere sicuro del risultato, Elon Musk ha messo insieme un team straordinario. A organizzare l’ascensione è la Elite Exped, l’agenzia del celebre Nirmal Purja e del suo amico Mingma David Sherpa, presente al fianco di Nimsdai su molte vette del Project Possible nel 2019, e nella straordinaria ascensione invernale del K2 nel 2021.
Anche il team che SpaceX ha inviato sull’Everest è costruito intorno a un personaggio speciale. Si chiama Tyler Carnevale, è nato nel 1994 nel New Jersey, detiene otto primati certificati dai Guinness World Records. Nel 2017 è stato l’essere umano più giovane a traversare l’Oceano Artico, sfidando le onde e gli iceberg. Nello stesso viaggio Carnevale ha stabilito il record per l’imbarcazione a remi arrivata più a nord, e quello della prima traversata a remi del Mar di Groenlandia, che separa l’“isola dei ghiacci” dall’Islanda.
Nel 2019, come se volesse abituarsi a dei climi più miti, ha completato la Marathon des Sables, 240 chilometri, la più dura gara di corsa a piedi della Terra, che si corre nel deserto del Marocco. Poi, per conto di Musk, l’ironman del New Jersey ha testato le sue apparecchiature in Antartide.

A giustificare l’investimento in permessi, equipaggiamento e guide di primissimo piano, sono gli strumenti che Tyler Carnevale e i suoi Sherpa tenteranno di portare e di far funzionare sulla cima. Il più importante è il nuovo e misterioso device di Starlink, in grado di inviare contenuti in streaming, rigorosamente in diretta, dal “Tetto del mondo”.
“Carnevale e il suo team avranno una video chat con Musk dalla cima, mettendo alla prova il servizio via satellite di Starlink, ad alta velocità e a minima latenza (ritardo)” spiega una fonte dal campo-base, ripresa da The Himalayan.
Il Governo di Kathmandu, com’è ovvio, sottolinea che l’operazione si svolge con il suo benestare. “La richiesta di una diretta dalla cima è attualmente all’esame della Nepal Telecommunication Authority e del Dipartimento dell’Informazione e delle Trasmissioni” ha dichiarato alla stampa nepalese e straniera Gaurav Giri, sottosegretaria del Ministero delle Comunicazioni e dell’Informazione.
Mingma David Sherpa, però, ha ricordato che i funzionari del governo di Kathmandu si sono mostrati disponibili ad autorizzare Starlink a condurre gli esperimenti. Nei prossimi giorni, quando il meteo lo renderà possibile, gli alpinisti inizieranno la loro salita verso la cima.

Secondo quanto ha già comunicato SpaceX, la società di Elon Musk che si occupa di viaggi nello spazio, Starlink è “il primo e il più grande sistema di satelliti, in orbita a bassa quota, in grado di fornire un Internet a banda larga in grado di supportare streaming, giochi online e chiamate video”.
Ripetiamo che i dettagli del device, lo strumento che dovrebbe essere usato dalla cima dell’Everest non sono stati rivelati. Sappiamo però che Starlink funziona grazie a una costellazione di migliaia di satelliti in orbita a circa 550 chilometri dalla Terra, e che copre l’intero pianeta. Data la bassa quota dei satelliti, sempre secondo SpaceX, la latenza, cioè il ritardo nelle trasmissioni, sarà molto più bassa del solito, circa 25 millisecondi contro i 600 e più degli altri sistemi.

Oggi sembra che Starlink voglia espandere il suo mercato in Nepal, ma questa è solo una parte della realtà. “Il test sulla cima dell’Everest di un device di Internet ad alta velocità è un passo in avanti che salutiamo con gioia” ha spiegato a The Himalayan Shiva Bahadur Sapkota, segretario della Everest Summiteers Association, l’associazione di chi ha salito l’Everest.
Questo test rivoluzionerà la tecnologia satellitare in Nepal, e romperà il duopolio dei provider Everest Link e Nepal Link, che offrono delle connessioni ad alto costo fino al campo-base” prosegue l’alpinista. La diretta da 8848 metri di quota rafforzerà lo spazio di mercato di Starlink in Nepal, e soprattutto in India e nei paesi vicini.
Se tutto dovesse andare a buon fine, la videochat dalla cima dell’Everest sarà uno spot gigantesco per le attività di SpaceX e di Elon Musk in tutto il mondo. Resta una piccola domanda: qualcuno ha chiesto il permesso anche alla Cina?

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