Il mitra di legno: la lotta partigiana vissuta da un bimbo
La guerra partigiana vista con gli occhi di un bambino. E’ una storia forte, tenera e struggente quella che emerge dal romanzo “Il mitra di legno” in cui Carlo Alberto Pinelli racconta, in una finzione letteraria con spiccate tracce autobiografiche, il convulso e difficile periodo delle guerre partigiane sui monti del Piemonte.
Erano giorni in cui le tragedie erano all’ordine del giorno. In cui la ferocia umana, spinta dal desiderio di libertà, si scontrava con la voglia di pace, di famiglia e di una vita normale. Erano giorni difficili da capire per gli adulti, difficili da descrivere per gli storici. Ma purtroppo vissuti da molti bambini.
Questo libro racconta, in un modo sorprendente, sei mesi di guerra partigiana vissuta da un bimbo di 9 anni, che negli anni Quaranta sulle montagne del Canavese si è trovato diviso tra allegri bagni sul greto del Chiusella e tragiche irruzioni di bande di pseudo-partigiani in casa. Un mondo contraddittorio, che trova la sua miglior sintesi nel titolo del romanzo, che racchiude in tre parole il mondo della tragedia e il mondo del gioco in cui il bimbo vivrà la sua storia.
Il libro, finalista dell’ultima edizione del premio Italo Calvino, è scritto da Carlo Alberto Pinelli, regista documentarista, alpinista e presidente di Mountain Wilderness Italia. Pinelli insegna Cinematografia Documentaria e Cinema Documentaristico per il turismo e l’archeologia presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Titolo: Il mitra di legno
Autore: Carlo Alberto Pinelli
Editore: Edizioni Sabinae
Pagine: 184
Anno: 2009
Prezzo: 16 €