Parlare della Spluga della Preta è parlare della speleologia con la "S" maiuscola. Impressionante, dura, con un solo ingresso, un vuoto di mille metri che si apre sotto i pascoli dei Monti Lessini, all’interno del Corno Aquilino, sulle Prealpi Venete. Da sempre è una delle sfide più emozionanti degli esploratori degli abissi della roccia. "L’Abisso" è libro che racconta la sua storia.
La Spluga della Preta è stata esplorata per la prima volta nel 1925, e fino al 1953 è stata considerata l’abisso più profondo del mondo. E’ stata per anni il mito di intere generazioni. Nei suoi enormi pozzi, nelle sue strettissime fessure, la speleologia mondiale ha sperimentato nuove tecniche e ha cercato di varcare i confini delle possibilità umane.
Attualmente la profondità massima esplorata è di 985 metri nel suo punto più basso, ma molti cunicoli devono ancora essere affrontati. Nel 2004 un gruppo di speleologi ha scoperto una nuova diramazione nella grotta, e da allora si sono riaperte le spedizioni alla ricerca di nuove vie, inseguendo le correnti d’aria che fluiscono verso la Val d’Adige.
Le ricerche sono state filmate per due anni: documentano 30 discese nell’abisso e per la prima volta hanno portato in video la Sala Nera, a meno 800 metri di profondità. Dal film pluripremiato, nasce ora il libro.
Francesco Sauro ha scritto soggetto e sceneggiatura del film "L’Abisso", ed è autore del volume appena pubblicato. Giovanissimo, classe 1984, è istruttore di Speleologia della Scuola Nazionale del Cai. Ha partecipato a numerose esplorazioni in diverse cavità carsiche, oltre alla Spluga della Preta, e a diverse spedizioni internazionali.
Valentina d’Angella
Titolo: L’Abisso
Autore: Francesco Sauro
Casa editrice: Cda&Vivalda
Pp. 264 + 16 tavole fuori testo
Prezzo: 17 euro
