Blocchi e falesie dell’Extremadura, sorpresa della Spagna verticale
La regione rurale quasi al confine con il Portogallo offre ai climber notevoli possibilità di divertimento. Ecco due mete da prendere in considerazione per il prossimo viaggio
Quasi al confine con il Portogallo, l’Extremadura è una regione della Spagna dalle caratteristiche prevalentemente rurali ma che non manca di proporre un interessante ventaglio di proposte agli amanti del verticale.
Nonostante la limitata presenza di montagne, questa regione ha dato i natali a due grandi scalatori: Alberto Ginés López, nativo di Cáceres, attuale campione olimpico di arrampicata sportiva, e Javi Cano Blázquez, di Cabezuela del Valle, 4 volte vincitore della Coppa di Spagna e campione di arrampicata su ghiaccio/drytooling.
In questa regione si scala prevalentemente su quarzite o granito, mentre per arrampicare su calcare dalla città di Cáceres ci vogliono più di 250 km di spostamento. A presentarci due siti dove soddisfare climber e boulderisti durante è Eduardo Mostazo Gracia, tecnico sportivo di Alta montagna e canyoning dell’associazione Origen, Deporte e Naturaleza
Le falesie di Alange
Si arrampica ad Alange, nella provincia di Badajoz, a 10 chilometri da Mérida, cittadina che vanta monumenti Romani ben conservati come il Teatro, l’anfiteatro e il grandioso acquedotto. Insomma un bel posto per trascorrere qualche ora dopo le scalate.
Ad Alange si arrampica su un’ottima roccia di quarzite lungo vie bene attrezzate. Si può scegliere fra 13 differenti settori con più di 90 linee. La scalata è in prevalenza su listelli e placche verticali ma non mancano anche fessure e qualche tettino divertente dove mettersi alla prova. Si tratta di un sito adatto ad arrampicatori di medio livello con vie in linea di massima dal 5b al 6c+, con solo qualche 7a e 7a+. Nel settore di El Aparcamiento è vietato arrampicare dall’1 gennaio al 30 giugno a tutela della nidificazione di alcuni specie di rapaci. La falesia è esposta a sudest ed è il massimo da frequentare in autunno e primavera. Anche in inverno in settori come Fotosintesi, Nebbia e Fico d’India si scala in modo piacevole grazie alla lunga esposizione al sole.
Los Barruecos, regno del bouldering
Per i cultori del Boulder la destinazione giusta è Malapartida, un’area disseminata di massi nella spettacolare area di Los Barruecos posta all’interno di una zona dichiarata Monumento naturale. Si arrampica su un granito a grana grossa scegliendo tra le 116 vie (dal 4a fino al 7a+) del Tiburon, raggiungibile con meno di dieci minuti di cammino dal parcheggio. In tutta l’area dei Barruecos è vietato arrampicare con la corda e anche gli spit piantati in precedenza stanno venendo progressivamente rimossi. Poco male, le linee sono brevi e poter contare in esclusiva su un’area di gioco tanto particolare rende la zono molto frequentata (e amata) dai boulderisti spagnoli.
La comune passione per il boulder viene poi celebrata a novembre con una speciale festa organizzata dal club di arrampicata Quorum Barruecos, ex gruppo Chomolungma. Un appuntamento-evento che va in scena dal 2006 al quale partecipano 200 arrampicatori provenienti da tutta la Penisola iberica. L’incontro si svolge in stile maratona per tutto il sabato, con punteggi per ogni blocco in base alla sua difficoltà e punteggi speciali su progetti non necessariamente difficili. Per chi viene da fuori, c’è un’area campeggio e un ostello su cui poter fare affidamento per la notte. Un appuntamento da mettere fin da ora in agenda.
Il luogo si trova anche a breve distanza da Cáceres, cittadina di straordinaria bellezza con un centro storico dove – fra torri e palazzi – si incontrano le tre differenti culture che hanno caratterizzato la regione: romana, ebraica e spagnola. Una meta alla quale va dedicato del tempo, ricordando di visitare anche l’antica cisterna araba. Da non dimenticare una visita anche al museo d’arte contemporanea Fluxus di Wolf Vostell, sulla strada che Malapartida porta all’area di arrampicata.