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Mercoledì delle ceneri (1973): la nuova vita di Elizabeth Taylor a Cortina d’Ampezzo

La grande attrice interpreta all’ombra delle Tofane una donna di mezza età alla ricerca della sicurezza perduta. Proprio come accade a lei in quel periodo. Spoiler: risultato ottenuto per entrambe

Erano passati cinque anni da quando Marcello Mastroianni e Faye Dunaway si erano innamorati a Cortina d’Ampezzo sul set di Amanti di Vittorio de Sica. Nel 1973, la diva del grande cinema hollywoodiano Elizabeth Taylor fu infatti protagonista di una nuova pellicola romantica interamente ambientata nella “perla delle Dolomiti”, Mercoledì delle ceneri di Larry Peerce.

Qui, Liz Taylor interpreta la donna di mezza età Barbara Sawyer, un’americana di Detroit che per riconquistare l’amore del marito (interpretato da Henry Fonda) si sottopone ad un’operazione di chirurgia estetica in una clinica svizzera per ritornare ad essere giovane, bella, desiderabile.

Mentre aspetta l’arrivo del marito dall’America, Barbara passa del tempo in villeggiatura proprio a Cortina in un lussuoso hotel, e tra nuovi incontri (un fotografo inglese) e nuovi amanti (Helmut Berger), vivrà un forte momento di crisi personale e sarà l’amore per sé stessa a lottare per venire fuori dopo anni di dipendenza affettiva e insicurezze. Insomma, proprio come in Amanti di De Sica, Cortina rappresenta in Mercoledì delle ceneri il luogo di una libertà cercata e riacquisita, dove – dopo aver affrontato il passato, che bussa alla porta – è possibile rinascere davvero.

La tarda stardom di Elizabeth Taylor

Mercoledì delle ceneri arriva per Elizabeth Taylor dopo una serie di film “strani” della seconda parte della sua carriera. Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, la diva veniva spesso criticata per il suo peso e altri problemi di immagine. Ed è proprio in questo senso interessante osservare proprio come il tema del film corrisponda a una nuova immagine acquisita dell’attrice.

Taylor, infatti, nella prima sequenza di Mercoledì delle ceneri si sottopone ad un intervento di chirurgia estetica dove il volto iconico della diva viene segnato a matita, studiato al millimetro, aperto e “risistemato” sotto l’occhio della macchina da presa. E così la trasformazione dell’attrice si fa interna al film stesso, quasi a voler affermare a gran voce (o meglio, per immagini) che il corpo è suo e il suo volto ancora di più, e le critiche vengono riassorbite da una riappropriazione in primis cinematografica. Taylor ritorna ad affermare la sua sensualità, il suo strapotere sessuale.

Ma questa riappropriazione – Taylor lo sa bene – non può che essere problematica: e così il suo personaggio, Barbara, viene presentata inizialmente come una donna dipendente dallo sguardo maschile. Lo dice proprio esplicitamente Barbara che l’intervento l’ha fatto di nascosto perché il marito ha sempre deciso sulla sua vita, sulle sue scelte. E così fare qualcosa per sé stessa – anche se inizialmente con l’intento sbagliato (farlo per lui) – diventa per Barbara/Taylor una presa di posizione estremamente personale, l’affermazione del suo libero arbitrio e, infine, un percorso tanto fisico quanto spirituale.

Mercoledì delle ceneri parla di questo, del passare del tempo, dell’accettazione del proprio corpo e della possibilità di rinascere sempre ed essere felici a qualsiasi età. Il film, nonostante problemi durante la produzione, ebbe buone recensioni soprattutto per l’interpretazione di Taylor, qui una “Norma Desmond” (pensiamo a Viale del tramonto di Billy Wilder, su una diva del muto che invece il tempo che passa non lo sa accettare) il cui epilogo diventa invece positivo. Tutto in virtù, più che della regia di Peerce o della sceneggiatura, proprio dell’interpretazione profonda di Taylor.

Le location del film

Il film è stato girato principalmente nello storico albergo a cinque stelle Miramonti Majestic Grand Hotel di Cortina d’Ampezzo, collocato in località Peziè e inaugurato nel 1902 dai coniugi Romeo e Filomena Manaigo. La località dolomitica è tuttavia visibile nelle sue diverse sfaccettature: dalle vie del centro con le sue scintillanti vetrine, passando per la terrazza panoramica del Rifugio Col Drusciè, sulle Tofane, dove allegri sciatori si godono il sole e imperdibile vista su Cortina.

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