Film

Amanti, di Vittorio De Sica: capolavoro con vista su Cortina

Marcello Mastroianni e Faye Dunaway sono i protagonisti di una straordinaria storia d’amore ambientata in alcuni dei luoghi più belli delle Dolomiti Ampezzane

Solitamente quando si fa il nome di Vittorio De Sica si pensa a film come Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D, La Ciociara: tutti film-manifesto del Neorealismo italiano, un cinema fortemente legato al contesto del dopoguerra e che De Sica ha raccontato tra il realismo drammatico e una dimensione più magica (si pensi appunto alla famosa scena di volo di Miracolo a Milano).

Amanti, uscito nelle sale nel 1963, è invece tra i film meno noti del regista, appartenente alla coda finale della sua filmografia. Successivo a Matrimonio all’italiana, Amanti ripropone Marcello Mastroianni in un dramma amoroso, affiancato stavolta da Faye Dunaway nel racconto struggente di un amore che si consuma ai piedi delle cime che coronano Cortina d’Ampezzo.

Tratto dall’omonima opera teatrale in tre atti di Brunello Rondi e sceneggiato da questo insieme a mostri sacri quali Ennio De ConciniTonino GuerraCesare Zavattini e De Sica stesso, Amanti è la storia dell’amore tormentato tra l’americana Julia (Faye Dunaway) e l’ingegnere italiano Valerio (Marcello Mastroianni). Incontratisi anni prima in aeroporto per pochi minuti, Julia ricontatta l’uomo e lo invita a passare un paio di giorni con lei nella villa di una marchesa in provincia di Treviso (per la precisione a Maser, la sontuosa Villa Barbaro). Quella che doveva essere una fuga momentanea si trasforma però in un idillio d’amore a tempo determinato: Julia dovrà presto tornare in America, ma Valerio non sa che questa scadenza nasconde un segreto…

Per trovare un po’ di pace e privacy, i due si recano così in un meraviglioso chalet a Cortina d’Ampezzo: si tratta di una delle due Malghe di Fedarola, situata lungo la strada che sale al Rifugio Dibona. Un nido d’amore e passione che il film usa come specchio dei sentimenti più autentici dei personaggi, dove – come dice Julia nel film – dovranno dirsi sempre e soltanto la verità. Si tratta di una libertà emotiva inedita per Julia, che in questo soggiorno a Cortina vede la possibilità di ricominciare e di lasciarsi alle spalle il dolore del suo passato. E così, nel film osserviamo diverse angolazioni e prospettive sulla famosa location montana: del paese vediamo Piazza Roma, dove Valerio si dirige per noleggiare un proiettore, il ristorante dell’hotel Ancora in corso Italia 62, il ristorante Ariston in Via Guglielmo Marconi 10.

Le scene più importanti, tuttavia, sono quelle in alta montagna, dove Julia insieme alla libertà trova anche il dubbio, l’angoscia di una felicità che sa essere temporanea, e dove la bellezza del paesaggio è talmente suggestiva da riportare la sua mente, all’opposto, al dolore della quotidianità che la aspetta al suo rientro. Faye Dunaway è in questo senso capace di un’interpretazione difficilissima, e il suo fascino più evidente (quello fisico, e della sua eleganza: i suoi abiti ci parlano subito della moda dell’epoca) non ci distrae tuttavia dalla sua profondità emotiva, per cui alterna un’euforia bambinesca a un grande cupore negli sguardi.

Un’ambivalenza, si diceva, riflessa nei luoghi (su cui il film ritorna più volte, cambiandoli di senso in base all’umore dei personaggi).Tra questi luoghi ci sono un precipizio dove Valerio dona a Julia dei fiori alpini, situato nel Parco naturale di Fanes-Sennes-Braies nei pressi del passo Falzarego; il rifugio Lagazuoi presso il pian Falzarego, di cui vediamo la terrazza panoramica; i suggestivi Serrai di Sottoguda, presso la località di Sottoguda, frazione di Rocca Pietore, dove i due passano con il fuoristrada in una scena decisiva del film. Altre scene sono state girate ad Asolo (TV) e Caorle (VE).

Una curiosità: Faye Dunaway e Marcello Mastroianni dopo essersi conosciuti sul set di Amanti hanno avuto una relazione dal 1968 al 1970.

Amanti di Vittorio De Sica è disponibile per lo streaming su Prime Video.

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