Meridiani Montagne

Val Maira: quattro giorni un’avventura

Sul numero 126 di Meridiani Montagne, ora in edicola e dedicato alla Valle Maira, Umberto Isman presenta alcuni dei più gratificanti itinerari scialpinistici della zona. Illustrati dalle spettacolari immagini realizzate dallo stesso autore

Una vallata senza impianti di risalita ma circondata da montagne maestose lungo i cui pendii si possono effettuare meravigliose escursioni con le pelli di foca sotto gli sci. Non a caso la Val Maira, alla quale è dedicato il numero di Meridiani Montagne attualmente in edicola, è una meta amatissima dagli skialper, che la possono giustamente considerare “casa loro”. Ma sono soprattutto stranieri gli appassionati che raggiungono questa valle, riempiendo rifugi e strutture ricettive di ogni genere, per concedersi lunghe vacanze sportive nel bianco e nel silenzio.

Non poteva mancare, quindi, un articolo interamente dedicato ad alcuni degli itinerari scialpinistici imperdibili della zona, che consentiranno anche agli italiani di altre regioni di scoprire le possibilità di divertimento offerte dalla vallata piemontese.
Tutti percorsi, e fotografati, per l’occasione da Umberto Isman, che si è recato sui pendii della Val Maira rimanendone incantato. Una meraviglia che ha ben saputo trasmettere ai lettori nell’articolo pubblicato su Meridiani Montagne.

Ecco qualche breve passaggio del suo articolo dal titolo Quattro giorni, un’avventura

Al Rifugio di Viviere

…Raggiungiamo il rifugio di Viviere, nell’omonima borgata, poco sopra Chialvetta e Pratorotondo. Il gestore è Fabrizio Fea, avvocato cuneese che una ventina di anni fa ha deciso di cambiare radicalmente vita, ha acquistato alcuni ruderi e li ha trasformati in un rifugio, aperto nel 2011. «La mia clientela in estate è per il 70% fatta di stranieri e in inverno arriviamo al 100%, principalmente scialpinisti scandinavi» ci racconta. «Si appoggiano a tour operator nel loro Paese: sono queste stesse agenzie a dirmi che, a differenza di altre mete che sono popolari per periodi limitati, l’interesse per la nostra valle è in crescita continua. Fatto sta che le nostre strutture sono sempre piene, vanno prenotate con largo anticipo…»

Con Michele Viano, ingegnere e Guida alpina verso l’Oronaye

Proseguiamo lungo il Vallone di Unerzio, per poi piegare a destra e imboccare il Vallone di Enchiausa, diretti all’Auto Vallonasso. Ci accompagnano Massimo Galliano, che con la famiglia gestisce l’Albergo diffuso Ceaglio a Marmora, e Michele Viano, ingegnere, ma soprattutto guida alpina, di Borgo San Dalmazzo. Il loro entusiasmo è contagioso, nonostante conoscano queste montagne a menadito, o forse proprio per questo. L ’Auto Vallonasso (2885 m) è una delle più rinomate e classiche gite di scialpinismo della Valle Maira, ma il gusto dell’esplorazione ci porta, poco prima dei pendii finali, a deviare verso destra e raggiungere la bastionata rocciosa che sovrasta il Vallonetto…

In vista del Monviso

…La nostra meta è il Cugn di Goria (2385 m), semplice gita da mezza giornata, che offre però viste spettacolari, soprattutto sul Monviso. In realtà il versante del Monviso che vediamo appartiene alla Valle Varaita, ma con il teleobiettivo ce ne impossessiamo fotograficamente…
…Per destreggiarci tra valloni e versanti, oltre alla grande esperienza di Massimo, ci viene in aiuto l’importante opera esplorativa e topografica di Bruno Rosano, che dedicò gran parte del suo tempo libero e della sua passione alla scoperta e descrizione degli itinerari di scialpinismo in Valle Maira. La sua mappa Esquiar en Auta Val Maira ne contiene 272, mentre l’omonima guida è ormai introvabile.

Nel Vallone di Marmora

… Optiamo per la Punta Tempesta (2679 m), un’altra delle gite classiche, questa volta nel selvaggio Vallone di Marmora. Classico, in Valle Maira, non significa necessariamente affollato: qui il terreno di gioco è talmente vario e vasto che anche lungo gli itinerari più ambiti il numero degli scialpinisti è mediamente esiguo. Punta Tempesta può essere eventualmente combinata con Punta la Piovosa (2601 m), con una bella discesa su pendii vari e mai troppo ripidi. La sera in albergo incontriamo uno dei personaggi chiave dello scialpinismo e dello sviluppo turistico della valle, Nino Perino, nato ad Acceglio nel 1944…

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