Meridiani Montagne

La lieve danza dello gneiss

Sul numero 127 di Meridiani Montagne, dedicato alle valli Maggia, Verzasca e Bavona, l’articolo di Mario Giacherio presenta le infinite possibilità di arrampicata del Canton Ticino. Illustrate dalle foto scattate da Matteo Della Bordella

Roccia fantastica, ambiente poco o nulla urbanizzato e un clima gradevole per gran parte dell’anno. Facile intuire i motivi che hanno fatto entrare le vallate del Canton Ticino, in Svizzera, nel cuore degli arrampicatori di tutta Europa (e non solo). Tra vie lunghe, falesie e blocchi, tutti possono praticare la disciplina preferita nelle migliori condizioni. Prezioso dunque è l’articolo di Mario Giacherio che aiuta a orientarsi nell’infinita scelta di opportunità a disposizione, con precisi suggerimenti che illustrano i luoghi migliori per arrampicare in tutte le valli del Locarnese, comprese le piccole tributarie delle vallate principali.

Indicazioni mirate e selezionate con cura, assai preziose per chi si reca in zona per la prima volta e desidera partire a colpo sicuro. Poi saranno le informazioni raccolte in loco dagli altri arrampicatori incontrati alla base delle pareti o negli innumerevoli grotti (in Ticino si usa la G iniziale) a riempire l’agenda con i successivi appuntamenti in queste valli. L’articolo è illustrato con le immagini realizzate da un fotografo d’eccezione: Matteo Della Bordella, che da queste parti è di casa da molto tempo.

Ecco qualche breve passaggio dell’articolo di Mario Giacherio dal titolo La lieve danza dello gneiss

La preziosa opera dei Picalciot sulle pareti della Valle Maggia 

Risalendo la Valle Maggia si giunge ad Avegno: entrambi i lati della conca offrono un paradiso di gneiss della migliore qualità. Sul lato destro svettano i due contrafforti di Scaladri, dove le prime vie lunghe risalgono agli anni Ottanta. Attualmente se ne contano una quindicina, tra cui Taroc (aperta da R. Ghisla e L.Cattori nel 1988, 350 m, 6b+, 6a+ obbl.) è la più frequentata. Il settore Torbeccio è proprio di fronte, con numerosi settori di monotiri fino ai gradi estremi e vie lunghe. Tra queste, Viso di luna (120 m, 6c+, 6b obbl.), nell’omonimo settore, attrezzato sin dagli anni Settanta e ora completamente ampliato e richiodato dall’associazione Picalciot, per lo sviluppo e la promozione dell’arrampicata in Valle Maggia (picalciot.ch). Il gruppo, fondato nel 2007 da Eric Gehring ed Egon Bernasconi, ha valorizzato oltre 30 nuovi settori di arrampicata sportiva in valle (e almeno altri 15 nel cantone) e intere aree boulder…

Val Bavona, stella polare per i boulderisti

La Val Bavona ha inizio a Bignasco, costellata di imponenti pareti punteggiate da una miriade di vie lunghe moderne. Le più apprezzate sono nel comprensorio di Foroglio, soprattutto la splendida Parete di Calnegia. Ma non solo grandi pareti o falesie. Nell’ultimo decennio la Val Bavona è diventata pellegrinaggio di boulderisti di fama internazionale, che sui blocchi di fondovalle hanno salito passaggi storici per l’evoluzione della pratica del boulder: Off the vagon, King of Sonlerto, Heritage, fino alla recentissima (marzo 2023) Celestite (8c+ della scala boulder), salita dalla leggenda statunitense Dave Graham. Tra gli attori della storia attuale, il giovane ticinese Giuliano Cameroni, tra i migliori boulderisti mondiali, primo salitore della splendida prua battezzata Baba Yaga (9a)…

Le big wall della Val Verzasca

La Val Verzasca, gemella della Valle Maggia, presenta le big wall più imponenti e alte del Ticino. Superata Lavertezzo, lo sguardo è rapito dalla vertiginosa parete meridionale del Poncione d’Alnasca (2301 m) e della Cresta della Föpia, tra le più selvagge dell’intero arco alpino. Avvicinamento dalle tre alle quattro ore con possibilità di accamparsi al bivacco Scorpion (1707 m), che si raggiunge da Motta in due ore e mezza. Posto su uno splendido pianoro, da alpeggio è diventato il campo base degli alpinisti che affrontano la parete. Tutte le vie sono impegnative: Futura, aperta da Glauco Cugini nel 2004 (560 m, 7c+, 6c obbl.) è probabilmente la più ripetuta. Leap of faith si trova sul lato sinistro della parete, ed è l’ultimo capolavoro aperto da Matteo Della Bordella con David Bacci e il ticinese Luca Aguadri, poi percorsa in libera da Della Bordella e Alessandro Zeni nel 2020 (500 m, 8a+/b, 7b+ obbl.).

A detta di molti, le vie multipitch moderne più frequentate del Ticino si trovano sulla parete sud del Pizzo d’Eus (1730 m), sopra Lavertezzo. Lo stesso Della Bordella nella sua guida afferma che la qualità dello gneiss qui è superiore a quella delle “blasonate pareti della Val di Mello e dell’Orco”

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