Alpinismo

Laura Tiefenthaler e Thomas Bukowski ripetono ‘El Corazon’ sul Fitz Roy

L’austriaca e l’americano si sono aggiudicati la seconda ripetizione di questa via aperta nel 1992 sul pilastro est dell’iconica montagna patagonica

Tra il 29 e il 31 dicembre, l’austriaca Laura Tiefenthaler e l’americano Thomas Bukowski hanno ripetuto El Corazon (1.250m, 45º, 6c, A3, M – 7b) sul Fitz Roy. Questa via è stata aperta nel 1992 da Kaspar Ochsner e Michal Pitelka, attraverso il pilastro Est della torre. La salita, ripetuta già nel 2013 dagli argentini Carlos Molina e Inaki Coussirat, aveva richiesto due mesi e l’uso di corde fisse. Il nome El Corazon si deve ad una formazione rocciosa che ricorda un cuore, presente in una sezione cruciale della via.

Dopo un primo giro di ricognizione sulla via Exocet sull’Aguja Standardt, la cordata si è diretta verso la parete Est del Fitz Roy. L’austriaca ha parlato di una “finestra meteo poco definita” che cambiava con ogni aggiornamento. I due hanno quindi puntato sulla parete est perché più asciutta e riparata dal vento.
Inoltre, la via del pilastro est offre la possibilità di ritirarsi in caso di necessità: la coppia ha infatti iniziato l’ascensione senza aspettarsi di raggiungere la vetta.

Il 29 dicembre, Tiefenthaler e Bukowski hanno raggiunto il Paso Superior. Sono rimasti lì per la notte, sperando in condizioni più sicure e facili la mattina successiva. Dopo aver superato una difficile crepacciata verso le 8, hanno affrontato il problema del trovare l’attacco della via. Vedevano la fessura a cui puntavano, ma non riuscivano ad arrivarci. Tuttavia, verso l’1 del pomeriggio, Tiefenthaler e Bukowski hanno trovato la linea giusta e hanno iniziato l’arrampicata.

Alle 20 i due hanno guadagnato la cima del dodicesimo tiro, e poco dopo la mezzanotte hanno raggiunto una cengia, dopo altri quattro tiri. Ma la cengia si è rivelata più piccola del previsto, impedendo agli alpinisti di dormire.

Alle 7 del mattino i due hanno continuato a salire, raggiungendo la placca che si trova sotto la roccia a forma di cuore alle 15:30. “Questa sezione l’abbiamo gestita bene, grazie alle perfette informazioni che abbiamo ricevuto da Colin Haley” ha detto Tiefenthaler. Alle 21.45 i due hanno ricevuto da Rolo Garibotti previsioni meteo che indicavano un peggioramento dal giorno successivo. Il margine di errore, a questo punto, era ridottissimo: Tiefenthaler ha dunque preso il comando per gli ultimi tiri su misto fino alla vetta.

È andata bene, ma di solito preferisco prendere decisioni più conservative. Dopo aver raggiunto la vetta abbiamo subito iniziato la discesa: eravamo entrambi spaventati dalle condizioni, ma siamo riusciti a rimanere molto calmi“, ha commentato l’alpinista.

Tuttavia, durante la discesa, la mancanza di sonno si è fatta sentire. Dopo rallentamenti, letargia, e tre corde bloccate in calata, i due hanno raggiunto il campo per poi scoprire che la loro tenda era stata portata via dal vento. Senza cibo o un posto dove riposare, hanno camminato fino a El Chaltén con forte vento e pioggia battente.

La nostra piccola escursione da Paso Superior a El Chaltén è durata oltre 70 ore con soli 15 minuti di sonno. Il disastro nel suo massimo splendore”, ha detto Tiefenthaler. “Fessure infinite, uscite di 70 ore, albe magiche, freddo debilitante, paura della morte, corde tagliate… troppo è successo per entrare in un post su Instagram” ha scritto Bukowski sui social media, concludendo “questa avventura raggiunge un nuovo livello di alpinismo per me“.

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