Alpinismo

Meroi, Benet e Hámor sono arrivati ai piedi del Kagbachen. Inizia il tentativo di vetta

Un breve messaggio di Peter Hámor aggiorna sulla spedizione. I tre fortissimi alpinisti cercheranno di scalare l’inviolata parete sud dello Yalung Peak per poi raggiungere il Kangbachen

Nives Meroi e Romano Benet come al solito sono molto avari di comunicazioni quando sono in spedizione. Per nostra fortuna con loro c’è Peter Hámor, altrettanto forte ma certamente più loquace.

I tre erano partiti per il Nepal il 14 aprile con nel mirino l’inviolata parete sud dello Yalung Peak (7.590 m) dalla cui vetta vorrebbero poi continuare fino alla sommità del Kangbachen (7.902 m). Si tratta di una delle (micro)spedizioni più interessanti della stagione himalayana e per questo l’attenzione è molto alta. Invece, tutto tace. O quasi. Nei giorni scorsi Hámor aveva fatto sapere che a differenza di quanto previsto il campo base sarebbe stato sistemato già sul ghiacciaio e non sui pascoli di Ramcha. E’ di ieri, invece, il messaggio scritto proprio dai piedi della parete e pubblicato sul suo sito. Lo riportiamo.

“Dopo la natura selvaggia, la pace assoluta e le bellissime colline nella zona del Kanchenjunga, attraversando la valle del fiume selvaggio Tamor fino alla zona di Lumba Sumba Himal, che ci ha accolto con molta neve, bufere e valanghe siamo saliti sul ventoso Pikey Peak, che offre viste dell’Himalaya dal Kanchenjunga a est fino all’Annapurna a ovest”.

Dopo il ritorno a Kathmandu, i tre hanno hanno raggiunto il campo base sul ghiacciaio Yalung, sotto la parete sud-est del Kangbachen. Scrive ancora lo slovacco: “Riusciremo a scalarlo e a toccare la vetta dello Yalung, finora inesplorato? Insieme a Nives e Roman lo speriamo, ma la vera risposta a questa domanda soffia ancora nel vento himalayano”.

In bocca al lupo ragazzi, e grazie Peter per le preziose informazioni.

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