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5 rifugi aperti a ottobre in Valle d’Aosta

Porte aperte anche in questo mese in diversi rifugi valdostani: dallo storico Torino, sulle pendici del Bianco, ai recentissimi Barma e Grauson passando dalla Valpelline

Per i rifugisti valdostani ottobre è un po’ come per gli allevatori la transumanza dagli alpeggi: si chiudono le porte, si sbarrano le finestre e si scende finalmente a valle a godersi il riposo dopo la stagione estiva. Data la quota media molto elevata dei rifugi, sono pochissimi quelli che decidono di rimanere aperti anche in autunno, con le temperature che si abbassano e la neve che inizia ad avvicinarsi. Tuttavia, qualcuno c’è, come succede in Trentino e in Lombardia.
Eccone cinque, sparsi in tutta la Regione

Rifugio Barma 2060 m – Valle del Lys

Il Rifugio Barma sorge nel cuore della Riserva Naturale del Mont Mars, un’area protetta ideale da visitare in autunno per i suoi forti contrasti cromatici. Il rifugio è di recente costruzione e sorge proprio sulle pendici del massiccio del Mont Mars (2600 m). La struttura si affaccia sui laghi della Barma e offre pane e dolci fatti in casa, cucina di qualità elevata e un’ampissima scelta di vini.

Per raggiungerlo si parte da Pian Coumarial (1440 m) dapprima seguendo una poderale e poi un sentiero quasi interamente lastricato. Salendo si possono ammirare diversi laghi: il Vargno, il lago Lungo e infine i due laghi Barma.

Per chi ha voglia di continuare ancora per un tratto, in breve si può raggiungere il colle della Barma (2256 m) spartiacque tra Valle d’Aosta e Piemonte.
Aperto tutti i weekend fino al 1° novembre.

Rifugio Champillon Adolphe Letey 2465 m – Valpelline

Il sentiero per il rifugio Champillon parte dalla chiesetta di Ollomont in Valpelline. Tra pascoli e praterie si arriva al rifugio intitolato ad Adolphe Letey. Sindaco di Doues per quasi 40 anni, si distinse per il suo continuo impegno a investire nel turismo in piccole realtà montane.

Lo Champillon regala una vista impagabile sul Gran Combin ma anche tanti confort d’alta quota: sauna, tappetini per fare yoga, una yurta per rilassarsi e pranzi e cene di qualità.

Il rifugio è anche punto tappa del Tor des Géants e per chi volesse seguire le orme dei giganti ancora per un tratto, può salire fino al Col Champillon (2708 m) su uno zig-zag serrato fino in cima.
Aperto dal venerdì alla domenica del mese di ottobre.

Rifugio Torino 3375 m – Monte Bianco

Tutti i grandi alpinisti prima o poi passano di qua. Roccaforte dell’alpinismo sul Monte Bianco, è il punto di partenza di tantissime salite classiche, dal Dente del Gigante alla cresta ovest delle Jorasses. Tuttavia, anche senza essere alpinisti, una notte al Torino regala scenari incredibili e un tramonto e un’alba da custodire tra i ricordi più preziosi. Il rifugio, si raggiunge con la funivia Skyway. Per i puristi del by fair means, c’è la possibilità di andare a piedi, ma sono 2mila metri D+ praticamente verticali, con la funivia che vi passa sopra la testa prendendosi gioco di voi.

Dal Torino, c’è la possibilità di realizzare delle piccole attraversate sul ghiacciaio, in compagnia di una guida alpina per chi non ha l’esperienza necessaria. In poco tempo si può raggiungere la Combe Maudite, ad esempio, o affacciarsi sulla celebre Mer de Glace.

L’apertura del rifugio segue quella di Skyway e nel mese di ottobre è aperto tutti i giorni.

Rifugio Prarayer 2005 m – Valpelline

La diga di Place Moulin è un imponente sbarramento di 155 metri, uno dei più grandi in Europa. L’invaso ha creato il bellissimo lago di Prarayer, stretto tra le montagne dell’alta valle di Bionaz. Il sentiero per raggiungere il rifugio Prarayer parte proprio dalla diga e costeggia tutta la sponda in destra orografica del lago. L’itinerario sempre dolce e senza difficoltà, regala contrasti autunnali incredibili: la superficie del lago celeste contro i larici infiammati.  Il rifugio, un massiccio edificio in pietra, sorge in un ampio pianoro. Proseguendo per circa venti/trenta minuti sul sentiero dopo il rifugio si giunge alla Brenva Foula di Gorzé, un larice secolare di 500 anni e 522 cm di circonferenza.  Aperto fino al primo novembre.

Rifugio Grauson 2510 m – Cogne

Chi dice Cogne dice Parco Nazionale Gran Paradiso. In realtà intorno al paese ci sono aree al di fuori dai confini dell’area protetta altrettanto meritevoli di visita e altrettanto incontaminati. Il Vallone di Grauson è uno di questi, una lunghissima valle che parte dalla frazione di Gimillan fino ad arrivare alla piramide della Tersiva.

Il rifugio si trova nel mezzo del vallone e per raggiungerlo si incontrano cascate, praterie alpine e insediamenti di baite in legno e pietra. La struttura, di nuovissima costruzione (è del 2020!) ha un’architettura semplice ma ben curata e offre piatti con prodotti locali.

Il Grauson è un ottimo punto di appoggio per un’escursione ai laghi Lussert, tre piccoli laghi alpini che si svelano pian piano dosso dopo dosso in uno scenario selvaggio e maestoso.

Aperto sabato e domenica.

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