Itinerari

10 itinerari di trekking che potresti fare a giugno

Escursioni varie, dal verde del bosco, ai prati in fiore, sino a sfiorare le quote più alte

In montagna, giugno, è il mese d’inizio della stagione escursionistica estiva. È una sorta di convenzione o di regola non scritta. È anche il momento dell’apertura di molti rifugi, soprattutto dopo la prima metà, quando la porta delle capanne si apre anche giù per settimana e non solo nei week end, per chiudersi poi solo verso la fine di settembre. Non c’è ancora la confusione della piena stagione estiva, quella dei giorni centrali di agosto. Si cammina con maggior tranquillità e, anche nelle zone più note, è sufficiente allontanarsi un poco dai tracciati principali per vivere la montagna con un minimo di tranquillità. La neve, in genere, è ancora presente, ma solo alle quote più alte, o in alcuni solchi vallivi esposti a nord. Le chiazze bianche o le sommità delle cime imbiancate diventano un elemento estetico che impreziosisce le nostre gite, come una sorta di quinta naturale. I laghi, anche quelli alimentati da acqua di fusione, sono colmi, così come le cascate e i torrenti gorgogliano e suonano con forza la loro melodia, grazie ad una portata d’acqua abbondante. Le giornate sono lunghe, con tante ore di luce da dedicare all’attività outdoor.
Oltre alle strutture ricettive in quota, è anche il momento di apertura di alcuni impianti di risalita e di molte strade che si arrampicano sui passi alpini, dove si può passare, in pochi minuti dai tornanti circondati da prati fioriti a tratti con chiazze di neve o, in alcuni casi o in alcune stagioni particolari, ci si muove sulla strada delimitata da muraglioni di neve. In genere, tra fine maggio e giugno, apre il Passo Spluga. Ai primi di giugno si liberano le strade dello Stelvio e del Gavia. Ai primi di giugno è possibile transitare sul “Piccolo” e sul “Grande”, appellativi con i quali i Valdostani chiamano i passi del Gran San Bernardo e del Piccolo San Bernardo. Se si intende salire molto di quota o ci si muove in stagioni seguenti a inverni particolarmente nevosi, è consigliabile portarsi dei ramponi da escursionismo, anche perché l’escursione termica è veramente notevole. Nelle ore più calde, invece, sarà opportuno prestare attenzione in caso di nevai particolarmente molli o cedevoli.

Il Sentiero Bove (in 2 giorni) – Itinerario Val Grande

Nel parco nazionale della Val Grande, una “cavalcata” in quota tra cime e creste e panorami sul Monte Rosa e sulle Alpi Lepontine. È la stagione ideale per un itinerario del genere. In estate potrebbe essere molto caldo, in queste zone. Ai primi di giugno, in genere, il clima è più mite e generoso. L’itinerario è per esperti, con tratti attrezzati e richiede assoluta dimestichezza di progressione su roccia e assenza di vertigini.
Il Sentiero Bove (in 2 giorni) – Itinerario Val Grande

3 escursioni sulle incontaminate montagne cuneesi

Itinerari nelle montagne del Cuneese, un mondo di roccia scura, con valloni selvaggi e poco frequentati. Non esiste solo la piramide del Re di Pietra, del Monviso nelle Alpi Cuneesi. In questo angolo di Piemonte, sono molte le montagne e le vallate, terreno escursionistico e alpinistico, con parecchie possibilità di tutte le difficoltà.
3 escursioni sulle incontaminate montagne cuneesi

Anello delle Pyramides Calcaires – Itinerario Monte Bianco

In Val Veny, alle falde della catena del Monte Bianco, in uno dei luoghi più spettacolari della Valle d’Aosta. L’accesso è dal rifugio Elisabetta Soldini, facilmente raggiungibile con una semplice camminata in Val Ferret, nella zona di Courmayeur. Interessante anche la breve digressione verso il Lago del Miage. Dal rifugio in avanti, in assenza di neve, si cammina ai piedi delle Pyramides Calcaires, montagne dall’aspetto anomalo per queste zone.
Anello delle Pyramides Calcaires – Itinerario Monte Bianco

Da Chiareggio al Maloja, l’ultima traccia di Ettore Castiglioni

In Lombardia, in Valtellina, da Chiareggio, bucolico villaggio della Valmalenco, al Passo del Maloja, valico con la Svizzera Val Bregaglia. Salita spettacolare e molto varia, con l’estetica dominante del Monte Disgrazia, dal suo lato migliore e più spettacolare.
Da Chiareggio al Maloja, l’ultima traccia di Ettore Castiglioni

Lo spettacolo delle Cascate del Serio

Tre itinerari per ammirare le cascate del Serio, visibili solo cinque volte l’anno. La portata delle Cascate del Serio è vincolata alle esigenze idroelettriche della diga del Barbellino, in Valbondione, in Val Seriana, nella bergamasca. Ad oggi, questo spettacolare salto d’acqua è visibile per 5 giorni l’anno. A Giugno, le cascate saranno liberate nel giorno 11. Sono 3 i sentieri che consentono una visione spettacolare delle cascate.
Lo spettacolo delle Cascate del Serio

Il rifugio Azzoni e la vetta del Resegone

Dalla Forcella di Olino alla cima del Resegone, con vista straordinaria a 360 gradi. Giugno è proprio il mese ideale per la salita sulle rocce del Resegone. Un itinerario semplice con un panorama che spazia dal Monte Rosa, alle montagne del lecchese, sino alle Orobie e al Disgrazia e al Bernina.
Il rifugio Azzoni e la vetta del Resegone

Il giro delle Tre Cime di Lavaredo

Un trittico di vette che ogni appassionato di montagna e natura dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. L’escursione è semplice e di assoluta spettacolarità. La magia, però, non ha certo inizio dal parcheggio, dove queste cime dolomitiche non sembrano neanche essere tre. L’impatto visivo diventa grandioso alla Forcella Lavaredo, dove le tre cime turrite appaiono in tutta la loro magia e imponenza.
Il giro delle Tre Cime di Lavaredo

Monte Lussari, il Santuario dove si vince il Giro d’Italia

Due itinerari alla scoperta del Santuario di Lussari e la Cima del Cacciatore. Un luogo di fede e spiritualità che fu anche teatro di battaglia durante la Grande Guerra. Oggi è uno dei luoghi più panoramici del Friuli, belvedere sullo Jôf Fuart, sul Jôf di Montasio e su molte altre cime delle Alpi Giulie.
Monte Lussari, il Santuario dove si vince il Giro d’Italia

La traversata delle Alpi Apuane

Uno spunto per una traversata in una zona dall’estetica molto particolare. La traversata di 5 giorni nelle “Alpi di Marmo” è un itinerario per esperti, una vera avventura da compiere in più giorni, in vista del Pizzo Uccello, il Cervino delle Apuane.
La traversata delle Alpi Apuane

Cinque sentieri verso gli eremi della Maiella e del Morrone

Natura e spiritualità, tra eremi, grotte e boschi. La simbiosi tra uomo, fede e pietra è sempre stata chiara a chi ha descritto la Maiella, la Domus Christi del Petrarca. “Il destino degli uomini nella regione che da otto secoli viene chiamata Abruzzo è stato deciso principalmente dalle montagne. Il fattore costante della loro esistenza è la natura” ha scritto l’abruzzese Ignazio Silone.
Cinque sentieri verso gli eremi della Maiella e del Morrone

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close