AlpinismoAlta quota

Quanto costa salire l’Everest? Ce lo spiega Alan Arnette (prima parte)

Gran parte dell’informazione sull’Everest, da quindici anni, passa attraverso Alan Arnette e il suo blog www.alanarnette.com/blog. Nato nel 1956 in Tennessee, Alan ha scoperto l’alpinismo in Colorado e poi in Svizzera, ha salito l’Everest nel 2011, e poi il K2, il Manaslu, l’Ama Dablam, l’Alpamayo, i 54 “14-ers” (le vette del Colorado oltre i 14.000 piedi, 4267 metri) e le Seven Summits, le cime più alte di tutti i continenti.

Oltre a fornire una mole impressionante di informazioni attraverso il blog, Alan Arnette fornisce consulenze a pagamento con il servizio Summit Coach, è un apprezzato conferenziere, e soprattutto è in grado di capire come si trasforma l’alpinismo sul “Big E”. Questo suo intervento sui prezzi, che siamo lieti di tradurre in due puntate, è in realtà un’analisi formidabile e preziosa. 

Testo di Alan Arnette, traduzione a cura di Stefano Ardito

Allora, quanto costa salire l’Everest? Ho detto per anni che costa quanto un’automobile, ma i prezzi sono decisamente aumentati, e ora costa quanto una gran bella auto. La maggioranza delle persone paga tra i 40.000 e i 50.000 dollari, qualcuno arriva a pagarne 160.000! Ma i prezzi continuano a salire, e non so quando si fermeranno. Per questo, se avete un budget limitato, partite appena le vostre capacità, la vostra esperienza e il vostro libretto degli assegni lo permetteranno. Ecco un lungo e approfondito sguardo all’Everest 2023.

Grandi cambiamenti

I tradizionalisti ricorderanno il buon tempo andato, quando gli alpinisti salivano nuove vie audaci, senza aiuto né ossigeno supplementare, e non si vantavano della loro impresa prima di tornare a casa. Nessun selfie dalla cima, per loro! Bene, quei giorni sono spariti da tempo, tranne che per una manciata di persone in tutto il mondo.

Oggi i pendii dell’Everest sono pieni di persone che non avevano mai immaginato di avere una chance, alla faccia dello stile. Una generazione completamente nuova celebra la gioia e la soddisfazione per quello che realizza. Non badano affatto ai tradizionalisti, salvo ammettere ogni tanto che i pionieri hanno fatto cose davvero speciali.

Negli ultimi anni il modo di salire l’Everest è drammaticamente cambiato. Oggi le agenzie nepalesi dominano il business delle spedizioni commerciali, assumendo centinaia di Sherpa (e altre etnie) per supportare una grande varietà di clienti. Gli storici operatori di Stati Uniti, Argentina, Austria, Germania, Nuova Zelanda, Regno Unito ecc. continuano a lavorare bene. Però i loro gruppi sono molto più piccoli, con 10 o 20 clienti di fronte ai 50, 60 o addirittura 100 degli operatori nepalesi.

Il modo di salire è completamente cambiato. Qualche decennio fa, gli alpinisti davano una mano a portare i carichi e a fissare i campi alti. L’ossigeno si usava con moderazione, a due litri al minuto contro ai quattro, sei e a volte otto litri al minuto di oggi. Oggi i respiratori sono molto più efficienti di prima.

Sempre più Sherpa e Tibetani

Anche la dimensione del supporto per gli alpinisti è cambiato. Tra il 1990 al 2000, il rapporto tra clienti e Sherpa era di 1:0,79. Dal 2000 al 2013 è salito a 1:1,09; dal 2015 in poi è balzato a 1:1,31. Nel 2022 è stato un impressionante 1:1,62, con 415 Sherpa arrivati in cima dal versante nepalese, insieme a 256 clienti. Il numero totale degli Sherpa e dei Tibetani che hanno raggiunto la vetta ha superato quello dei dilettanti, inclusi i clienti. 5.721 contro 5.620.

Sono contento di vedere gli Sherpa che salgono per il piacere di farlo, e che vedono riconosciuto il loro ruolo. Però dobbiamo tenere uno sguardo critico sul ricco avvocato straniero che paga per essere trascinato sulla cima. Purtroppo è quello che succede sulla montagna oggi.

La demografia degli alpinisti è cambiata. Mentre gli americani, i britannici e i tedeschi sono ancora numerosi sull’Everest, gli indiani e i cinesi sono più numerosi di loro. Le agenzie nepalesi hanno fatto un ottimo lavoro rivolgendosi a questa clientela che cresce.

Anche l’età degli alpinisti cresce. Nel 2008, la fascia di età tra i 20 e i 29 anni era la più rappresentata, con il 29%. Nel 2019, l’ultimo anno “tipico” prima della pandemia, questo gruppo si è ridotto al 13%, e la fascia 40-49 si è gonfiata al 32%. Nello stesso periodo, i “vecchi” da 50 a 59 anni sono saliti dal 7 al 16%. Sono aumentate anche le donne sulla vetta, dal 14% del 2008 fino al 24% del 2019.

Per concludere, restano da risolvere degli enormi problemi, e l’abbandono del principio Leave No Trace (Non Lasciare Tracce) è in cima alla lista. Come sull’Aconcagua e sul Denali, il Nepal deve imporre di usare dei sacchi per rimuovere TUTTA l’immondizia solida da ogni punto della montagna. Se il governo non rafforza le regole e i controlli, tutte le agenzie devono far rispettare questo metodo, semplice e poco costoso, per non aumentare l’inquinamento, soprattutto al Campo 2 e al Colle Sud. Questo vale anche per il versante tibetano.

Gli altri problemi aperti sono pagamenti equi per tutti i lavoratori, l’uso eccessivo degli elicotteri, la rimozione delle vecchie corde fisse, eccetera. Sono questioni ben note, e le agenzie più importanti devono aprire la strada.

Insomma, le cose sono cambiate. Alcuni lo chiamano progresso, perché sempre più gente si gode questo sport. Altri parlano di una catastrofe che sta rovinando lo sport e la montagna. Non importa da che parte vi schierate, ma le cose non torneranno mai com’erano. Proviamo a vedere quanto costa salire l’Everest nel 2023.

Il quadro generale. Prezzi più alti per tutti, buoni affari per qualcuno

Il titolo per il 2023 è che i prezzi continuano ad aumentare, con tutte le agenzie e su entrambi i versanti, ma la forbice dei prezzi è la più ampia da quando ho iniziato questo monitoraggio dieci anni fa. Gli aumenti sono dovuti all’inflazione, all’aumento degli stipendi perché gli Sherpa con titolo di guida alpina UIAGM/IFMGA vengono pagati di più. Ci sono più regole del governo del Nepal sui salari minimi e le assicurazioni, e soprattutto c’è una domanda che cresce. Come ho detto, la richiesta di salire la cima più alta della Terra sembra insaziabile.

Allora, dovete essere ricchi per salire sull’Everest nel 2023? Le agenzie nepalesi sono state sempre disponibili a trattare, quindi i loro listini vanno presi come l’apertura di una trattativa. Ma grazie alla ripresa del business turistico in Nepal, e alla forte domanda, oggi le agenzie nepalesi continuano a trattare, ma in modo meno forte che negli anni scorsi.

Potete partecipare a una spedizione economica, solo con servizi essenziali, per 30.000 dollari. Le agenzie straniere invece fanno difficilmente degli sconti. E’ normale un piccolo sconto se pagate un anno prima, ma questo è tutto. Le agenzie riempiono i loro gruppi con mesi di anticipo, e quindi hanno pochi incentivi per fare sconti.

Questa tabella suddivide i prezzi MEDI in questo momento a seconda dello stile e dell’itinerario. Per il versante tibetano uso i prezzi del 2019, l’ultimo anno di ascensioni prima della pandemia. E’ facile vedere quanto i prezzi siano aumentati, per ogni stile e per entrambi i versanti. Le agenzie straniere, per lavorare in Nepal, hanno dei prezzi che le strutture non hanno.

Nepal 2022 Nepal 2023 Aumento % Tibet 2019 Tibet 2023 Aumento %
Agenzie nepalesi $44.500 $45.000 +1.1% $35.243 $45.500 +22.5%
Agenzie straniere con guide Sherpa $48.750 $51.750 +4.3%
Agenzie straniere con guide occidentali $67.000 $70.000 +4.3% $62.500 $71.500 +5.3%

Nota: a differenza della maggior parte delle agenzie straniere, le agenzie nepalesi non pubblicano più i loro prezzi. Lo spiegano dicendo che ci sono troppe opzioni, e hanno bisogno di comunicare direttamente con il potenziale cliente.

 

Per quanto riguarda la sicurezza, le persone perdono la vita su entrambi i versanti. La maggioranza delle morti è dovuta a inesperienza, e non a chi avete scelto come vostra guida. Ma è chiaro che scegliere una guida competente vi può salvare la vita.

Fine prima puntata, appuntamento alla prossima settimana per scoprire insieme la seconda parte dell’analisi.

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2 Commenti

  1. e’ stata vista gente al campo base provare per la prima volta in vita sua i ramponi… una guida che si rispetti non dovrebbe portare quel tipo di gente sull’Everest, vuol dire mettere in pericolo la vita del cliente e della gente che magari viene bloccata da un eternauta che si impappina su una corda fissa…. comunque non e’ un mio problema, sto alla larga da queste orge consumistiche.

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