Meridiani Montagne

Meridiani Montagne in edicola con un numero dedicato al Jungfrau e all’Oberland bernese

Il primo numero di Meridiani Montagne del 2023 è dedicato al Jungfrau e all’Oberland bernese. Una monografia realizzata in quota, come racconta il direttore Paolo Paci nel suo editoriale, salendo in treno fino ai 3454 metri della stazione ferroviaria più alta d’Europa, sulla sella tra la Jungfrau e il Mönch, inaugurata nel 1912.

A presentarci il numero 120 di Meridiani Montagne “Jungfrau e Oberland bernese” il diretteore Paolo Paci.

Parola al direttore

Ammettiamolo: se qualcuno oggi osasse bucherellare le montagne, scavare, perforare, far saltare mine per costruire un immenso luna park tra i ghiacciai, si troverebbe contro tutte le associazioni ambientaliste e gran parte dell’opinione pubblica. Ma nel 1912 la sensibilità ecologica era diversa, e quando fu inaugurata la stazione ferroviaria a 3454 metri, la più alta d’Europa, sulla sella tra la Jungfrau e il Mönch, se ne parlò come dell’ottava meraviglia del mondo. Stando al numero dei visitatori (800mila quelli che ogni anno raggiungono lo Jungfraujoch da ogni angolo del pianeta), lo è ancora. E anche noi alpinisti, in fondo, siamo contenti che questa ferrovia, come tutti gli altri treni alpini della Svizzera, sia sopravvissuta e goda di ottima salute. In treno possiamo raggiungere rifugi e pareti, compiere traversate scialpinistiche o anche solo ammirare panorami di grande bellezza, proprio come hanno fatto i nostri giornalisti e fotografi per confezionare questo numero sull’Oberland. Una scelta davvero ecologica.

Senza l’assillo di parcheggi, strade ghiacciate, pedaggi, siamo saliti da Meiringen alle cascate dell’ultima avventura di Sherlock Holmes, abbiamo sciato con James Bond sullo Schilthorn e viaggiato con Tolkien nella magica valle di Lauterbrunnen. Ci siamo perfino affacciati sulla Nord dell’Eiger, attraverso il provvidenziale finestrone nella roccia che ha rappresentato la salvezza per molte cordate, oltre che per Clint Eastwood in Assassinio sull’Eiger. Certo, è un Oberland molto addomesticato, quello del XXI secolo, e pare che anche la mitica Nordwand non sia più la stessa. Ma questo non deve poi sorprenderci: fin dal 1885, anno di pubblicazione
di Tartarino sulle Alpi, la Jungfrau era sospettata di essere una finzione a beneficio dei turisti. A nostro parere, una bellissima finzione.

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