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Tanta soddisfazione per Urubko e Cardell con la parete d’arrampicata per i ragazzi di Skardu. Ora però ci sono I Gasherbrum

Finalmente! Oggi è stata una giornata incredibile. Dopo 6 giorni di lavoro, mano nella mano con Denis Urubko, alcuni dei bambini si sono arrampicati pieni di speranza, energia, allegria… con una disinvoltura incredibile. Hanno imparato velocemente, prestando molta attenzione e con tanta gratitudine. Peccato che non siano riusciti ad arrampicarsi tutti perché io e Denis non ce la facciamo a farli salire tutti. Domani è il nostro ultimo giorno a Skardu e lo dedicheremo a stare con loro così che possano salire una via ciascuno. Abbiamo chiesto di portare le ragazze a scalare domani e abbiamo parlato con alcune di loro incoraggiandole a venire. Non so se appariranno, ma tempo al tempo… Torneremo!”. Le parole sono di Maria Pipi Cardell, in Pakistan con Denis Urubko.

La salita di un 5000 inviolato

I due compagni via vita e cordata, come da programma, hanno scalato la scorsa settimana una montagna inviolata nella zona di Skardu. “La mattina del nostro sesto anniversario siamo saliti su una montagna di 5975m. Sorge sulla valle di Shigar accanto al Khoser-Gung. La gente del posto dice che non ci sono ascensioni precedenti, ma preferiamo essere sicuri, quindi stiamo raccogliendo informazioni. Io e Denis vorremmo chiamarla come il nome del villaggio, Kashmal, cje sorge alle pendici” scrive l’alpinista spagnola. Partititi a valle a una quota di 2400 metri, i due hanno affrontato un lungo approccio a piedi. “Tecnicamente non abbiamo trovato grandi difficoltà, abbiamo seguito la cresta fino a un canale di 40-45° con rocce e neve. Siamo arrivati a un rilievo a 5450m dove abbiamo messo la tenda prima di partire per la cima. Dopo aver trascorso tutto il pomeriggio e la notte sotto la neve, la mattina del 13 giugno siamo partiti alle 04:30h per la neve, il tempo era buono ma la neve profonda e c’era un alto rischio di valanghe. Ci abbiamo messo di nuovo un po’ di tempo per trovare la strada più sicura. Abbiamo deciso di attraversare una lastra di ghiaccio di circa 45° dove Denis ha fissato una vite. Oltre non abbiamo avuto altra scelta che continuare su un grande cornicione che si è rotto e Denis è volato per un paio di metri verso l’altro versante della montagna, fortunatamente ho potuto rallentare la sua caduta con la corda. Alle 08:30 siamo arrivati in cima! Alcuni buchi tra le nuvole ci hanno fatto vedere il Rakaposhi, il Broad Peak, il Khoser-Gung…”.

Un’avventura da 16.56 km in salita e 3.758m di dislivello positivo. “La discesa è stata eseguita in due giorni e il mio ginocchio è quasi inutilizzabile, ma si riprenderà” racconta infine Maria, che qualche mese fa ha avuto un infortunio al ginocchio.

La palestra d’arrampicata per i ragazzi di Skardu

Tornati a Skardu si sono dedicati alla seconda parte della spedizione, quella solidale: la creazione di una parete di arrampicata per consentire ai ragazzi e alle ragazze di scalare. “Per noi era importante trovare un luogo vicino e sicuro per loro, a cui poter accedere facilmente e assiduamente”. Oltre al lavoro “manuale”, grazie al contributo di alcuni sponsor e amici italiani, Denis e Maria hanno portato anche materiale e attrezzatura da donare, inclusi imbraghi adatti ai bimbi. Un bel progetto per i due alpinisti, che come abbiamo visto, si è per ora concluso positivamente e con tanto entusiasmo.

Direzione Gasherbrum

Ora è tempo per la terza e ultima fase della missione. Urubko si sposterà lungo il Baltoro per scalare i Gasherbrum (ha il permesso sia per il GI che per il GII), mentre Cardell tornerà in Spagna non potendo affiancare il compagno in questa avventura a causa del ginocchio ancora in ripresa.

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