News

Riaperto in anticipo il Buco di Viso

Il Buco di Viso è stato riaperto. A darne notizia è il Parco del Monviso, che informa della rimozione delle assi di legno posizionate all’ingresso del tunnel, avvenuta in data venerdì 17 giugno.

“Venerdì 17 giugno il Buco di Viso è stato riaperto con l’intervento dei gestori del Refuge Viso – si legge nel post pubblicato sulla pagina FB del Parco – come ogni anno questo momento, che arriva dopo la chiusura invernale disposta per evitare accumuli di neve al suo interno, rappresenta una sorta di avvio ufficiale della stagione escursionistica estiva nelle valli del Monviso.”

“Quest’anno arriva decisamente prima rispetto al consueto evidenzia l’Ente – e la rimozione della neve accumulata davanti all’ingresso francese del tunnel è stata più veloce del consueto, a causa delle scarsissime precipitazioni nevose dello scorso inverno: un fattore ambientale che purtroppo condizionerà in negativo l’estate, che si prevede a rischio siccità.”

Il Buco era stato chiuso lo scorso 12 ottobre, come di consueto, per proteggere il passaggio dall’eventuale accumulo di neve all’interno. Neve che, come sottolineato dal Parco, nell’inverno che ci siamo lasciati alle spalle si è fatta ben desiderare, soprattutto nella zona occidentale dell’arco alpino.

C’è da dire che negli ultimi anni siano già capitate delle riaperture in anticipo rispetto al mese di luglio Lo scorso anno la riapertura era avvenuta il 19 giugno, grazie alla neve poco abbondante. “Quest’anno c’è poca neve, è stato piuttosto facile trovare l’ingresso rispetto agli anni precedenti, dichiarava Anselme Roux, custode del Refuge Viso a Le Queyras. Un “poco” relativo, considerando che in occasione della riapertura, i gestori del Refuge Viso e il Parco del Monviso raccomandarono a tutti gli escursionisti la massima prudenza e un’attrezzatura adatta (ramponcini, ghette, bastoncini). Quest’anno c’è da aspettarsi che ne abbiano trovata ancor di meno.

Nel 2020 il Buco era stato addirittura riaperto in anticipo rispetto a quest’anno, il 15 giugno, ma si era trattato di una riapertura speciale, post lockdown, decisamente impegnativa per la neve ancora abbondantemente presente in zona, in ideale concomitanza con la riapertura dei confini tra Italia e Francia. “Domenica 21 sono state segnalate difficoltà sul versante italiano del Buco di Viso, la neve ha reso impossibile l’ingresso a vari escursionisti –  scriveva in tale circostanza il Parco del Monviso – . Il consiglio è di attendere un paio di settimane e, in ogni caso informarsi presso i rifugi prima di partire verso il valico delle Traversette e il Buco di Viso.

La lunga storia del Buco di Viso

Posizionato a una quota di 2882 metri, il tunnel delle Alpi Cozie che collega Italia e Francia, fu realizzato nel 1400 allo scopo di favorire il commercio tra il Marchesato di Saluzzo e il Regno dei Valois. Nacque dunque come passaggio alternativo per evitare di passare nel territorio nemico dei Savoia.

Il Buco delle Traversette (in riferimento al Colle che si trova poco più in alto) misura 2 metri di larghezza per 2 metri di altezza e si estende per 75 metri. Oggi percorribile solo a piedi ma le sue dimensioni ci raccontano un passato diverso: il tunnel avrebbe infatti dovuto consentire il passaggio dei muli delle carovane mercantili. Perse il suo ruolo commerciale nel 1601, con l’annessione del Marchesato di Saluzzo al Ducato di Savoia.

Bisogna attendere il 1907 per vedere nuovamente attivo il tunnel in una nuova veste. In quell’anno fu riaperto dopo lunghi interventi di restauro, che non si sono fermati a inizio secolo. La riapertura più recente, a seguito di una nuova messa in sicurezza, è avvenuta nell’autunno 2014.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close