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Buco di Viso. Riaperto il più antico traforo delle Alpi

“Grazie agli amici del Refuge Viso e per la gioia di tutti gli escursionisti, il Buco di Viso è di nuovo aperto: inizia ufficialmente la stagione estiva nelle valli del Monviso”. Con questo gioioso messaggio diffuso sui social, il Parco del Monviso ha annunciato la riapertura del più antico traforo delle Alpi, realizzato nel 1400 con l’iniziale scopo di favorire il commercio tra il Marchesato di Saluzzo e la Francia. Gli scatti del team impegnato nei giorni scorsi a sgomberare l’accesso al traforo dalla neve, con pale e piccozze, non mancano di emozionare.

Come dichiarato da Anselme Roux, custode del Refuge Viso a Le Queyras, “quest’anno c’è poca neve, è stato piuttosto facile trovare l’ingresso rispetto agli anni precedenti. Ho sentito a telefono i gestori degli altri rifugi del tour du Viso, e si passa dappertutto con degli scarponi di buona qualità. Siamo tre settimane in anticipo sulla stagione, le fioriture sono nel loro momento clou, stanno arrivando anche le greggi, è tutto meraviglioso”. 

Imprevisti dell’inverno

Come ogni anno il tunnel di collegamento tra Italia e Francia era stato chiuso nel mese di ottobre, anche con un certo anticipo rispetto al solito, per preservare il passaggio dall’accumulo della neve all’interno nei mesi invernali.

Un inverno che, nonostante una pandemia in corso, ha visto il Buco di Viso protagonista di un atto vandalico che ci auguriamo non si ripeta: la protezione antineve posta all’uscita sul versante francese è stata danneggiata nel mese di novembre, esponendo il Buco a rischio di gravi danni. Il Parco del Monviso si è prontamente attivato, contattato Luca Manfredi, il coordinatore del gruppo di guide alpine e professionisti della montagna Monviso Outdoor, per ripristinarla quanto prima, con il supporto della Società Meteorologica Italiana.

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