AlpinismoAlta quota

Himalaya, la stagione è iniziata: alpinisti in arrivo e sherpa già al lavoro sulle montagne

Dall’equinozio di primavera è trascorso solo qualche giorno, ma ai piedi delle grandi montagne dell’Himalaya sono già tutti indaffarati.

Dhaulagiri

I più avanti sulla tabella di marcia sono gli sherpa dell’agenzia Imagine Nepal di Mingma G. che hanno già allestito la montagna fino a C1 e oggi dovrebbero essere arrivati a C2. Con loro anche Jill Wheatley, alpinista canadese. Il resto del gruppo, con metà delle guide dell’agenzia, sono a Jomson, dove trascorreranno tre notti in quota tra i 3500 e i 4000 metri prima di arrivare al campo base del Dhaulagiri.

Everest

Anche all’Everest c’è movimento. Gli Icefall doctor, il team di sherpa del Sagarmatha Pollution Control Committee specializzato ad attrezzare la Khumbu Icefall, sono già arrivati. Inizieranno a posizionare in questi giorni le corde e le scalette tra i crepacci e le grandi torri di ghiaccio aprendo così la via al Tetto del Mondo. Il loro compito finisce a C2, nella Valle del Silenzio, oltre sarà cura del team di Seven Summit Treks di posizionare le corde fisse fino alla cima. A gestire la squadra di SST un veterano: Kami Rita Sherpa, che proverà a toccare per la 26esima volta il punto più alto della Terra.

Quest’anno all’Everest ci sarà anche Marc Batard, attuale detentore dal 1998 del record di velocità di salita senza ossigeno dal versante sud (22 ore e 30 minuti). Il suo desiderio è quello di festeggiare i 70 anni toccando di nuovo gli 8848 metri. Insieme a lui ci sarà il figlio Alan, guida alpina, e Pasang Nuru Sherpa con il figlio Tengi. Ci proveranno senza bombole e salendo dalla nuova variante, da loro aperta lo scorso novembre, che segue la parete del Nuptse ed evita la seraccata dell’Icefall ricollegandosi alla via normale in prossimità di C1.

Kangchenjunga

Occhi puntati anche sul Kangchenjunga, protagonista nei giorni scorsi di un piccolo caso. L’Associazione alpinistica slovacca ha infatti comunicato che Peter Hamor, con i compagni Horia Colibasanu e Marius Gane, avesse in programma di tentare la traversata del Kangchenjunga, ossia arrivare in cima alla terza montagna del Pianeta salendo prima lo Yalung Kang (8.505 m), cima attigua appartenente al medesimo massiccio. Una notizia inaspettata e sorprendente, tanto da stupire pure Colibasanu e Gane, che hanno dichiarato al portale Explorerweb di aver discusso alcune idee, ma nulla era stato ancora deciso nulla. Oltretutto, Peter è già in Nepal a sbrigare alcune questioni burocratiche, mentre Horia e Marius sono in Romania, non ancora certi di partire a causa della guerra nella confinante Ucraina.

La traversata è davvero un’idea entusiasmante, ma fattibile solo se la via normale della montagna è in buone condizioni” ha detto Colibasanu, spiegando anche che l’ordine di salita sarebbe inverso: prima il Kangchenjunga dalla normale e poi il Yalung Kang (al contrario rispetto all’immagine nella gallery). Tutto insomma da decidere, ma se così fosse sarebbe di certo il progetto più interessate, tra quelli dichiarati fino ad ora, della stagione.

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