Rifugi

Rifugio Vajolet

Il rifugio Vajolet (2243 m) è una rande costruzione in muratura a tre piani più sottotetto situata alle Porte Neigre, ai piedi del Vallone delle Torri, in fondo alla Valle del Vajolet e di fianco al rifugio Preuss, al crocevia dei maggiori e più importanti itinerari escursionistici dell’area del Catinaccio.

Accesso e vie

Si raggiunge da Vigo o da Pera di Fassa con gli impianti di risalita al Ciampedie, quindi lungo i sentieri n° 540 e n° 546 (2 h, E) passando dal rifugio Gardeccia, raggiungibile anche con servizio di bus navetta (1 h, E).

Il rifugio Vajolet è base per le ascensioni alla Cima delle Pope, al Catinaccio e alle Torri del Vajolet. Le traversate conducono al rifugio Roda di Vael per il Passo delle Cigolade, al rifugio Antermoia per l’omonimo passo, al rifugio Bergamo e per il periplo del Catinaccio. A dieci mi- nuti dal rifugio c’è una palestra naturale di roccia diverse vie di varia difficoltà e una lunghezza di 20-30 metri.

Storia e curiosità

Il rifugio Vajolet fu costruito nel 1897 dalla sezione Duöav di Lipsia. Nel 1902 venne aggiunta un’altra piccola costruzione nelle vicinanze del vecchio rifugio. Poiché que- sta si rivelò ancora insufficiente, nel 1906 sempre la sezione di Lipsia lo ampliò ulteriormente. Nel 1912 fu ancora ingrandito e, nel 1923, passò alla Sat di Trento.

Negli anni che seguirono il rifugio diventò una base importante per scalatori ed escursionisti che frequentavano la zona del Catinaccio. Il Duöav, il club alpino austrotedesco, ha realizzato in Alto Adige molte strutture che furono costruite dalle sezioni del Duöav. Il Duöav nacque nel 1873 dall’associazione dell’Öav (Österreichischer alpenverein, fondato nel 1862) con il Dav (Deutscher alpenverein, fondato nel 1869). L’associazione delle due organizzazioni divenne formale solo nel 1938 con l’invasione da parte di Hitler dell’Austria e il suo assorbimento nel Reich nazista. Il legame tra i due club si manifesta ancora oggi, almeno una volta all’anno in occasione della “giornata comune degli alpinisti tedeschi e austriaci”; altra collaborazione particolarmente intensa e proficua tra le due realtà è nella cartografia. La Sat (Società degli alpinisti tridentini), adesso proprietaria del rifugio, invece, è una sezione del Cai fondata nel 1872 a Madonna di Campiglio con lo scopo di promuovere il turismo alpino sulla montagna trentina. Nell’agosto del 1876 fu sciolta dall’Austria con l’accusa di propaganda irredentista, ma rinacque l’anno successivo estendendo la sua attività a tutta l’attuale provincia di Trento ed entrando in relazione con i maggiori club alpini del tempo. Nei primi anni del Novecento notevole fu l’attività scientifica ed editoriale rivolta allo studio montano locale. Al termine della Prima guerra mondiale, riunito il Trentino all’Italia, entrò a far parte del Cai come sua sezione, ma mantenendo il proprio nome, lo stemma e l’autonoma organizzazione interna. Nel 1952 organizzò, prima in Italia, il soccorso alpino e, nello stesso anno, contribuì alla nascita del Festival internazionale del film di montagna. A partire dagli anni Sessanta del secolo scorso la Sat intraprese alcune battaglie ambientaliste per la salvaguardia delle Dolomiti di Brenta, del Lago di Tovel e della Val di Genova, del Monte Calisio e della catena del Lagorai. Nel 1984 è stato inaugurato il Museo della Sat e nel 1990 è stata rifondata la Commissione scientifica che ha ripreso lo studio dei ghiacciai trentini e della flora alpina. Attualmente la Sat conta quasi 27.000 soci, suddivisi in 87 sezioni; possiede 35 rifugi, 12 bivacchi e vari punti d’appoggio e capanne sociali, oltre a curare la segnaletica e la manutenzione di oltre 5000 chilometri di sentieri.

Informazioni

Proprietà Sat Trento
Contatti: Tel. 0462763292, 3357073258; www.rifugiovajolet.com
Periodo di apertura: da metà giugno a metà settembre
Numero posti: 153 (10 locale invernale)

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2 Commenti

  1. de gustibus…specie il tetto in lamiera.In stile solo i battenti colorati delle finestre..si spera siano di legno dipinto.

  2. il servizio navetta fino a Gardeccia non esiste più da un paio di anni!!!
    un pochino di recherche non farebbe male prima di pubblicare un articolo (magari copiato da qualche parte…)

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