Sicuramente hanno dovuto spalare parecchia neve i gestori della Capanna Giovanni Gnifetti per riuscire ad inaugurare, oggi 13 marzo, la stagione primaverile.
Il rifugio abbarbicato a 3647 metri sulle pendici del Monte Rosa, su uno sperone roccioso che separa il ghiacciaio del Garstelet da quello del Lys, si presenta infatti letteralmente assediato dalla neve caduta nei giorni scorsi. Tappa obbligata, e amata, dagli alpinisti che durante la stagione estiva scalano le tante vette del Rosa, durante la primavera è raggiungibile con gli sci dalla stazione a monte della funifor di Punta Indren. Da qui, si risale poi un canale a destra della barra rocciosa dove passa l’itinerario estivo.
Dal rifugio le possibilità sono tantissime, sia per chi vuole provare lo sci alpinismo in quota sia per chi vuole compiere traversate e ski raid di più giorni come la splendida (ma impegnativa) Haute Route del Monte Rosa.
La salita più classica porta alla Punta Gnifetti, a 4554 m dove sorge la Capanna Margherita (chiusa in questa stagione). Questa ascensione, spettacolare e tecnicamente non difficile, risale il ghiacciaio del Lys con una linea sinuosa al cospetto di alcune delle più belle cime del gruppo del Rosa.
Un itinerario altrettanto panoramico, ma più corto e ampi pendii tutti da sciare, sale alla Piramide Vincent (4215 m). Dalla Gnifetti si possono davvero raggiungere tante cime, dalla Zumstein alla Parrot, dalla Giordani al Balmenhorn, oppure ripercorrere, in senso contrario rispetto a quanto fanno gli atleti, il tracciato del Trofeo Mezzalama fino a Cervinia.
È importante, però, considerare che tutti gli itinerari si sviluppano su ghiacciai sopra i 4000 metri di quota: sono quindi più che mai necessarie prudenza e conoscenza del terreno. Oppure ci si affida a una Guida alpina.
Il rifugio rimarrà aperto fino al 5 maggio, per poi chiudere per una pausa e riaprire l’1 giugno per la stagione estiva.
