Trail running

Michele Boscacci da record sul Piz Bernina

Protagonista indiscusso dello scialpinismo italiano Michele Boscacci ha più volte dimostrato di avere talento anche nella corsa in montagna. I record non sono invece mai entrati nel suo palmares, almeno fino a oggi quando ha deciso di cimentarsi con la vetta di casa infrangendo di circa due ore il precedente muro risalente al 2008. A segnarlo Enrico Benedetti che, dopo aver raggiunto la vetta, ha proseguito la sua corsa facendo ritorno a Sondrio e stoppando il cronometro a 13 ore 14 minuti e 56 secondi. Per Boscacci la corsa è invece terminata in cima, dove si è lasciato andare alla gioia del momento insieme alla compagna Alba, al padre Graziano e ad alcuni amici.

Michele, quando ti è venuto in mente di provare il record?

“Con il crescente numero di record dello scorso anno. Avrei potuto provarci subito ma, mi è sembrato prematuro. Soprattutto per i vari lockdown e divieti di spostamento che mi avrebbero impedito di analizzare con calma il percorso. Così abbiamo deciso di provarci in primavera, ma alla fine l’inverno nevoso ha portato un sacco di neve e non c’erano le condizioni. Abbiamo ancora posticipato ai primi di agosto, ma ho avuto un infortunio. Finalmente l’11 settembre abbiamo messo insieme tutti i tasselli per fare un tentativo.”

Parli al plurale, con chi hai lavorato alla realizzazione?

“I miei sponsor sono stati fondamentali e anche il Centro Sportivo Esercito con cui abbiamo maturato l’idea.”

Circa 8 ore il tempo da battere in salita, come mai hai deciso di fermare lì il cronometro e non rientrare a Sondrio come Benedetti?

“Parlandone anche con lui mi sembrava già tanto arrivare in cima in quel tempo. Il mio obiettivo era tentare il record da Sondrio alla cima, un’ambizione molto affascinante.”

Prima hai accennato al fatto che il record avresti dovuto provarlo un mese fa, poi cos’è successo?

“Ero a provare la parte alta del percorso qualche giorno prima del tentativo. Durante la discesa mi sono bucato un piede con un ramo secco. Ero un po’ stanco e non sono stato attento. Subito non ho sentito malissimo, così ho continuato a scendere corricchiandoci sopra, sicuramente così ho peggiorato la situazione. Si è gonfiato, ho dovuto prendere gli antibiotici e fare qualche giorno con le stampelle.”

Il recupero è stato rapido…

“In realtà sono rimasto fermo solo un paio di giorni poi ho ripreso a pedalare. Ho fatto qualche taglio alle scarpe per far entrare il piede e via. Per correre ho dovuto aspettare una decina di giorni ma il mio allenamento sono sempre riuscito a farlo.”

Com’è stato arrivare in cima al Piz Bernina?

“Emozionante. Sicuramente mi ha aiutato a capire che è possibile. Quando parti devi rimanece concentrato, ed è anche bello. Molti amici mi hanno supportato. Nella parte alta ho trovato Alba, la mia ragazza, mio padre e qualche amico con cui abbiamo proseguito per la vetta. In cima non c’era vento e si stava bene, ce la siamo goduta un po’. Inizialmente pensavo che sarebbe stata una salita noiosa, invece attraversi tanti scenari diversi che rendono la salita molto bella. La vivi tutta.”

Domanda ormai di rito: velocità e montagna non sempre ispirano. Tu come la vivi?

“Queste salite non si improvvisano in un giorno, esattamente come non ci si improvvisa alpinisti. Bisogna essere consapevoli di dove si va, dei rischi che si possono correre sul ghiacciaio e bisogna dedicare tempo alla visualizzazione del percorso in modo da non farsi sorprendere dagli imprevisti. La montagna cambia da una settimana all’altra, bisogna prestare attenzione a tutto e fare sopralluoghi soprattutto nei giorni precedenti il tentativo.

Arrivare preparati, fisicamente e tecnicamente, è fondamentale. Anche per questo nella parte delicata della salita mi sono affidato alla sicurezza di una guida alpina che ha messo in sicurezza. Dopo 4 ore e mezza di corsa magari sei meno lucido e avere la sicurezza di un professionista è fondamentale.”

Dopo la fatica, sabato ti sposi con Alba. Possiamo dire che il Bernina è stato il tuo addio al celibato?

“È stato il mio addio al celibato! Visto il periodo intenso, tra organizzazione del matrimonio e record, avevo già messo in conto che non l’avrei fatto.”

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close