News

Una nuova webcam per spiare il Gran Zebrù e il Cevedale

Una nuova webcam è puntata sul Gran Zebrù. Ad attivarla Scenari Digitali, startup tutta umbra di Foligno, che ci permette già di spiare da casa i tramonti e le albe sul Monte Rosa dal rifugio Capanna Margherita e dalla Gnifetti; ma anche deliziare i nostri occhi con i colori delle fioriture della piana di Castelluccio di Norcia e le nuvole intrecciarsi tra le Tre Cime di Lavaredo.

Dopo una lunga pausa forzata riprendiamo le energie per portare avan Il nostro progetto “webcam & timelapse” ovvero avare punti di ripresa webcam stand alone, alimenta con energia solare e connettività internet wireless. Ci piacciono le sfide tecnologiche, ci piace l’idea di avare finestre virtuali in alta quota, mostrare la suggestione di un’alba o l’ulma luce del giorno, lassù dove l’orizzonte perde i confini” ci raccontano tornati dalla spedizione al Gran Zebù, dove hanno installato una nuova webcam e sostituito quella già presente al rifugio Casati. “Eravamo sali l’ultima volta al rifugio Casati al Cevedale (3269m) nel 2018. A distanza di 3 anni abbiamo ritrovato la straordinaria bellezza di uno scenario dai forti contrasti, il Passo Gavia, l’alta Valfurva e la val Cedec hanno montagne imponenti, le rocce sono scure, le alte vette accarezzano le nubi, il sole risplende sui ghiacciai…“.

Il racconto della spedizione

“Mercoledì̀ 1° settembre partiamo all’alba, carichiamo sul portapacchi il pannello solare, gli zaini ed il materiale per l’installazione. Il viaggio scorre veloce, lasciamo l’autostrada, ci accoglie il lago d’Iseo, le prime curve e la strada inizia a salire, a Ponte di Legno prendiamo per il passo Gavia, la strada si fa stretta e ripida, incontriamo ciclisti di altri tempi. La prima tappa è al rifugio Berni, all’entrata alcune foto della Prima guerra mondiale ricordano il capitano Arnaldo Berni, “il capitano dei ghiacci”, con i suoi compagni ancora lassù al San Matteo. Ci accolgono il gestore Silvano e sua moglie Maria Elena, l’aria è frizzante, la giornata splendida. Avviamo qui la prima webcam della spedizione, siamo già sul tetto del rifugio, ancoriamo bene l’antenna direttiva, sistemiamo i cablaggi e poco dopo siamo giù al piazzale a decidere con Silvano in tenuta da cucina l’inquadratura… una bellissima cartolina dal Gavia, Punta San Matteo e il ghiacciaio delle Sforzellina sono già nel nostro monitor. Alla sera ci aspetta un pasto caldo al rifugio Forni 2178m.

Giusto una notte per acclimatarsi e giovedì di buon mattino ci attende il trasporto in fuoristrada, Corrado è già sul piazzale dei Forni che ci attende. Carichiamo il materiale e si parte per la sterrata della val Cedec fino al rifugio Pizzini 2706m. Uno sguardo mozzafiato al Gran Zebrù ed al ghiacciaio del Cevedale che sembra precipitare a valle, il materiale sale in teleferica, si prosegue a piedi per il ripido sentiero che conduce al rifugio Casati, 3269m. L’ultima parte del sentiero è coperta da neve fresca, il materiale è già su, concordiamo con il gestore Stefano il lavoro da fare: c’è da sistemare il vecchio impianto fotovoltaico in isola al rifugio Guasti di poco sopra al Casati, rifare i cablaggi, puntare l’antenna direttiva per internet verso il Sobretta e collegare le due nuove webcam, vista Cevedale e Gran Zebrù. Attiviamo il nuovo regolatore di carica smart, il sole ci regala buoni watt per le baerie, le due webcam sono online! il regolatore di carica delle due webcam attivate al rifugio Guasti segna un valore di appena 10 watt di energia assorbita, siamo riusciti infatti a ottimizzare i consumi energetici, rendendo il nostro sistema sostenibile in qualsiasi situazione.

Venerdì siamo nel Parco Nazionale dello Stelvio, gruppo dell’Ortles Cevedale, dove si elevano tra le vette più alte della Lombardia e dell’Alto Adige con le cime che sfiorano i 4000 metri, un’emozione unica avare le “sentinelle” virtuali del monte Cevedale e del Gran Zebrù, un ausilio elettronico a quanti cammineranno su queste vie, la suggestione diventa più forte mentre nel sentiero di discesa notiamo il filo spinato arrugginito delle trincee della Grande Guerra, che ci ricorda come un secolo fa gli alpini e gli austro ungarici abbiano combattuto qui tra i ghiacci sacrificando la vita per la propria patria.

Ripartiamo, consapevoli di aver fatto un’altra piccola impresa, a distanza di un anno dall’attvazione alle Tre Cime di Lavaredo, ecco un’altra spettacolare attivazione webcam al Passo Gavia ed al Ghiacciaio dei Forni. Tecnologia e montagna, le nostre passioni ci hanno condotto anche questa volta alla vetta“.

Il primo timelapse dalla nuova webcam

Tags

Articoli correlati

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close